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Pietas Julia, 126 anni (Il Piccolo 05 ott)

Una storia che parte dal mare, dalle coste della Croazia [sic] per arrivare verso una nuova storia, in Italia. Si tratta di quella di uno dei più antichi circoli italiani che dal ’61 è di stanza in Baia a Sistiana. Tutto nasce nell’estate del 1886 dove a Pola (in latino identificata anche come Pietas Julia da cui prende il nome) si costituisce la società che inizialmente si dedica alla pratica della voga e della vela. Sciolta per le sue posizioni filo-italiane, dopo il conflitto riprende l’attività con un periodo d’oro, dal ’26 al ’46 quando diventa fucina di numerosi atleti di spicco sia nelle specialità “remierie”. Nel contempo si fa strada anche nella vela.

 

Il secondo conflitto segna pesantemente la storia della Pietas e dei suoi affiliati ed il dopoguerra incerto e minaccioso sui territori occupati d’Istria e Dalmazia costringe all’abbandono delle attività. Alcuni degli associati giungono in Italia e si rifugiano a Trieste. Nel ’48 poi riescono addirittura a ridare vita alla Pietas con base a Monfalcone per poi spostarsi nel ’61 a Sistiana grazie all’intraprendenza di Guido Bernetti (a cui è dedicato un trofeo) fino al’72 con il trasferimento nella sede attuale. Da qui in poi l’attività velica prende sempre più piede fino ad essere una delle attività predominanti grazie anche ai successi dei suoi associati, tra cui tra spiccano anche le donne come Francesca Komatar, prima classificata femminile al campionato italiano classi olimpiche.

 

Una storia di successi quella della Pietas, (oggi guidata da Antonio Tommasi), che quest’anno ha festeggiato i 126 anni di attività e che riesce a coniugare lo sport con il sociale. «Oltre alla scuola vela composta da cinque istruttori con corsi settimanali – dichiara il direttore sportivo, Giorgio Salateo – una parte della nostra attività è rivolta al sociale, con delle uscite in barca organizzate per i non vedenti o con delle attività rivolte ai ragazzi con situazioni difficili». A ciò si aggiungono l’organizzazione o la partecipazione a gare dilettantistiche e professionali a livello nazionale, uno su tutti il Trofeo Bernetti considerato da molti come un valido training prima di affrontare la Barcolana. Oggi la società conta 600 iscritti, tra soci ed aggregati, all’interno del quale crescono sportivi che raggiungono traguardi notevoli (uno dei suoi ex allievi, attualmente nell’aeronautica, partirà per le prossime olimpiadi londinesi del 2012). E per il futuro? Oltre a riprendere l’attività con uno dei primi amori della società, con un corso di kayak, c’è l’intenzione di ampliare la sede anche in vista della nuova vita della baia con la nuova realizzazione di Portopiccolo.

 

vi.at.

“Il Piccolo” 5 ottobre 2011

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