La Fanfara dell’11° Reggimento Bersaglieri accompagnerà, lunedì 31 maggio a Pieve, l’intitolazione ufficiale della strada ex “del Bersaglio”, a Giovanni Palatucci, l’ultimo questore di Fiume, morto in un campo di concentramento tedesco. Lo ha annunciato l’assessore comunale alla cultura Maria Giovanna Coletti. All’incontro con la stampa, oltre all’assessore, al sindaco Maria Antonia Ciotti e all’arcidiacono monsignor Renzo Marinello, erano presenti anche il vice questore aggiunto di Belluno Angela Pierobon, il coordinatore triveneto dell’Associazione nazionale “Giovanni Palatucci” Sergio Schirinzi e l’organizzatrice teatrale Antonella Ursic.
Nella sua introduzione il sindaco di Pieve ha ricostruito l’iter che si è reso necessario per arrivare ll’intitolazione della strada e com’è nata l’idea di farlo a Pieve. «Tutto è nato», ha esordito Antonia Ciotti, da un incontro con padre Piersandro Vanzan, l’autore del libro “Giovanni Palatucci il questore giusto”, il 4 settembre del 2007, al quale al termine dell’incontro ho promesso di fare qualcosa per ricordare questo eroe della Polizia Italiana. L’intitolazione di una strada ci è parsa la cosa migliore. Abbiamo scelto, sostenuta dalla giunta, da molti consiglieri e dall’arcidiacono monsignor Marinello, la strada che collega alla rete stradale comunale alla Rsa Vazzoler».
Una strada breve, sono solo 100 metri, ha aggiunto, «ma con un significato simbolico importante: è la strada che percorre chi soffre perché la struttura che sarà inaugurata il prossimo 1o luglio, sarà un luogo di sofferenza. Per questo l’accostamento alla figura di Giovanni Palatucci ci è parsa la più indicata perché anche lui ha percorso una strada di sofferenza. Vorrei citare», ha aggiunto concludendo, «una frase di Palatucci, che è riportata nel libro di padre Vanzan: “il cuore non è solo un muscolo, ma un posto dove alloggiano sentimenti di amore e sofferenza”».
L’intervento del sindaco è stato molto apprezzato dai presenti e in particolare dalla dottoressa Pierobon, che è intervenuta in forma ufficiale a nome della Polizia di Stato. «Oltre a portare i ringraziamenti più sentiti del questore», ha affermato, «ritengo che la scelta di quella strada da intitolare al nostro Palatucci, abbia anche per la Polizia di Stato un alto significato simbolico non solo per il lavoro fatto, ma sopratutto per il sacrificio di Giovanni Palatucci. Per questo il prossimo 31 maggio, alla cerimonia ufficiale, saremo presenti in forma ufficiale e con una rappresentanza adeguata alle grandi occasioni».
In chiusura dell’incontro, Sergio Schirinzi di Trieste, coordinatore dell’associazione Palatucci, ne ha ricostruito la sua storia, iniziata nel 1999. Il programma dell’intitolazione prevede alle 16.30 la cerimonia ufficiale, alle 17 in piazza Tiziano il concerto della Fanfara della 132a Brigata Corazzata Ariete, 11° Reggimento Bersaglieri, alle 17.30 l’inaugurazione della mostra storica documentaria curata da Sergio Schirinzi dell’Associazione Giovanni Palatucci e al termine la presentazione da parte di don Giorgio Lise e della professoressa Tullia Catalan del libro “Giovanni Palatucci il questore giusto” di Piersandro Vanzan e Mariella Scatena, con introduzione di Ennio Rossignoli. Seguirà una performance teatrale ideata e realizzata da Antonella Ursic, «Vite Strappate».
Vittore Doro