PISA. Se la squadra nerazzurra dovesse riuscire a disputare la Prima Divisione, potrebbe trovarci una gloriosissima squadra costretta all’oblio da oltre 60 anni. Infatti la Fiumana era la squadra di Fiume italiana che, nel corso degli anni che vanno dal 1924 al 1944, disputò i campionati italiani, dato che la città faceva parte del regno d’Italia.
La Fiumana nacque il 2 settembre 1926 in seguito all’unione di due squadre già esistenti, l’Olympia e il Gloria Fiume. Il club in maglia amaranto prese parte inizialmente al campionato interregionale di Prima Divisione, secondo livello dell’epoca. Nel 1927-28 partecipò inoltre alla Coppa Federale, vincendola.
Successivamente partecipò, dal 1930 al 1941, al campionato di Prima Divisione (dal 1935 serie C). Vincendo la Serie C 1940-41 fu nuovamente promossa in B. Anche in questo caso, però, la stagione tra i cadetti si concluse, per due soli punti, con la retrocessione.
Il 1943 fu l’anno dell’ultimo campionato italiano della Fiumana, ancora in C. La fine della seconda guerra mondiale sancì il passaggio di Fiume, nonché dell’Istria e di Zara, alla Jugoslavia. Nel 1947 l’Unione Sportiva Fiumana si sciolse per dar vita all’odierna squadra cittadina, l’Hnk Rijeka. Dal vivaio della Fiumana uscirono campioni come Loik, Volk ed i fratelli Varglien.
Sul finire degli anni Quaranta nacque a Torino, città in cui fu forte l’immigrazione dei giuliano-dalmati nel dopoguerra, una squadra di nome Fiumana, che militò in campionati regionali del Piemonte per alcuni decenni fino allo scioglimento nel 1985. Nel 2008, su iniziativa dei fratelli zaratini Antonio e Sergio Vatta (quest’ultimo già allenatore della Nazionale femminile e dirigente di Torino, Alessandria e Novara), è stato avviato il progetto di rifondare la Fiumana ancora a Torino, chiedendo per la squadra l’ammissione al campionato di Lega Pro Prima Divisione per la stagione 2009-10 e l’utilizzo dello Stadio Primo Nebiolo, al Parco Ruffini.
Proprio in questi giorni è stata ufficializzata la richiesta al presidente della Figc, per permettere alla Fiumana di poter ricominciare dalla prima divisione, corrispondente alla serie C di sessant’anni fa, in cui la squadra militava all’epoca dell’ultima partita giocata. Il possibile fallimento di diverse squadre (tra cui ci auguriamo non ci sia il Pisa) potrebbe agevolare questa impresa.
Simone Martini