POLA E' naufragato, almeno al primo tentativo, il programma di ristrutturazione e conservazione dei palazzi del centro storico denominato ”Dolcevita”. Il motivo del flop va ricercato nelle difficoltà finanziarie dei proprietari dei 9 edifici inclusi nel progetto. Hanno comunque lasciato una porta aperta pro futuro: chiedono il prolungamento dei termini e la definizione di contratti preliminari di tipo individuale con ogni copoprietario dei palazzi.
L'assessore per l'assetto comunale e il patrimonio Damir Prhat uno dei promotori di Dolcevita, ha dichiarato di comprendere la situazione, considerati i tempi di magra per tutti. E dire che nel settembre scorso, quando il programma era stato presentato alla stampa, il sindaco Boris Miletic aveva dichiarato di aver trovato la formula giusta per ridare decoro al centro storico dominato da facciate, porte e persiane fatiscenti.
Il programma stilato da Barbara Delic Raunic e dall'Assessorato all'edilizia assicura finanziamenti pubblici dal 25 al 100% dei costi di restauro. Va anche ricordato che ristrutturare un palazzo in centro città comporta spese maggiori che per interventi dello stesso tipo fatti in periferia.
Il municipio ha tenuto conto anche di questa ”aggravante” promettendo denaro contante con generosità forse fuori norma, attingendo dai proventi della cosiddetta tassa storica o culturale che da alcuni anni va a gravare su tutti i commercianti, ristoratori e artigiani del centro. E in più l'Ente turistico cittadino ha promesso di contribuire con 140 mila euro. La parola ritorna ora all'amministrazione municipale che dovrà decidere se ritentare o meno, a condizioni però ancora più allettanti per i diretti interessati. (p.r.)