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Pola: progetto per il molo degli idrovolanti (Il Piccolo 20 dic)

POLA Dopo il progetto naufragato nel 2005, si ritorna a parlare di idrovolanti, questa volta nel contesto dei progetti istriani finanziati dal programma Ipa–Collaborazione adriatica transfrontaliera 2007–2013. Concretamente cosa si prevede? L'apertura entro due anni di un idroscalo nel bacino portuale a 250 metri dalla stazione ferroviaria di Pola. In pratica non c'è molto da fare: il progetto non richiede un'infrastruttura troppo invasiva. L'intervento maggiore sarà la collocazione di un molo d'approdo, il cosiddetto finger, e la messa punto di pochi metri della strada d'accesso. L' attuazione del progetto a Pola è affidata all'Autorità portuale della città che avrà a disposizione 182mila euro dai fondi Ipa ai quali ne aggiungerà 32mila dalle risorse proprie. L'idrobase di Pola sarà cosi inclusa nel progetto Adri-seaplanes del valore pari a 575mila euro, gestito dalla Provincia di Teramo. In pratica tramite idrovolanti a 19 posti sarà introdotta una rete di collegamento tra i porti di Giulianova, Corfù, Bar, Pola, Valona e Brindisi. L' intenzione è quella di creare collegamenti veloci tra località molto distanti per gli altri mezzi di trasporto. A beneficiarne saranno soprattutto il turismo e il trasporto merci. Tornando al tentativo di 5 anni fa, il progetto non era andato in porto poichè all’azienda ”Obalna kapitalna ulaganja” per tutta una serie di motivi era stato negato il permesso di ubicazione. Gli idrovolanti a Pola comunque non sono una novità. Erano in attività già durante il Ventennio, prima della Seconda guerra mondiale. La base era ubicata a Pontisella dove a distanza di oltre 60 anni sono ancora ben visibili i resti della struttura. (p. r.)

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