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Pola, salve le tombe italiane (Il Piccolo 03 feb)

POLA È rientrato il pericolo della vendita all'asta di 150 tombe di vecchia data presso il cimitero di Monte Ghiro,con la quale l'azienda municipalizzata Pompe funebri voleva ricavare dei mezzi per finanziare il progetto di allargamento del camposanto.

Contro lo scriteriato proposito avevano subito alzato la voce i tutori del patrimonio storico-monumentale e della memoria storica cittadina, che minacciava di venir calpestata in maniera così sconsiderata.

La messa all'asta delle tombe avrebbe significato la cancellazione dei nomi di vecchie famiglie polesane che con la loro presenza hanno contribuito allo sviluppo della città, plasmandone l’identità.

Da apprezzare in tal senso il celere e deciso intervento di protesta a Palazzo municipale, della Comunità degli italiani che rischiava di rimanere senza una parte delle sue radici. Le Pompe funebri avevano giustificato l'infausta idea dicendo che le vecchie tombe erano solo dei pezzi di pietra malridotti,inutili e ingombranti.

Il pericolo dunque è passato, almeno per il momento. Ed è doveroso fare questa precisazione visto che gli speculatori immobiliari sono sempre in agguato, senza troppo rispetto non solo per i vivi,ma neanche per i defunti. Il cimitero di Monte Ghiro dunque sta diventando stretto e pertanto urge un ampliamento in tempi brevi per evitare che si giunga a situazioni per cosi dire indecorose.

La giunta cittadina ha già dato disco verde al progetto e l'azienda municipalizzata delle Pompe funebri ritiene che l'opera possa venir realizzata a partire dalla fine dell'anno in corso o all'inizio del 2010.

Per la precisione verranno adibiti ad area sepolcrale altri 60.000 metri quadrati di superficie. Si tratta di due parcelle adiacenti all'attuale camposanto sulle quali verranno ricavate un migliaio di tombe di varia categoria. Comunque prima di passare alla parte operativa è necessario che sia definito il Piano urbanistico dettagliato dell'area, che non dovrebbe andare troppo per le lunghe tenuto conto che è stato incluso nell'elenco delle realizzazioni prioritarie.

E poi verrà bandito in concorso pubblico per la stesura progettistica del costo pari a 48.000 euro assicurati dal bilancio cittadino 2009,seguiranno le richieste dei permessi di intervento edile e la gara d'appalto per l'esecuzione dei lavori.

Non viene dato a sapere invece il costo del progetto. L'azienda Pompe funebri fa sapere che chiederà a un credito bancario di cui si farà garante la città.

Per l'estinzione del mutuo si ricorrerà alla vendita contrattuale delle tombe ai singoli cittadini. E l'interesse sicuramente non mancherà. (p.r.)

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