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Polizia croata sequestra 2 pescherecci italiani (Voce del Popolo 21 nov)

LISSA (VIS) – La motovedetta “S.Nikola Tavelić”, in forza alla Polizia marittima da un paio di giorni, ha “assolto a pieni voti” il suo primo esame. L'altro ieri, nelle acque prospicienti l’isola del Pomo (Jabuka), ha intercettato due pescherecci italiani che, secondo le forze dell'ordine, si trovavano in quel momento nelle acque territoriali croate. I battelli sequestrati sono l’”Ermin Padre” e lo “Charan” che sono stati scortati fino al porto di Lissa (Vis). L’operazione è durata più a lungo del solito considerato il mare agitato e le avverse condizioni meteo.

La notizia del sequestro è stata confermata da Krunoslav Borovec, responsabile dell’Ufficio del direttore della Polizia, secondo il quale i due battelli italiani erano intenti a pescare di frodo nelle acque territoriali della Repubblica di Croazia.

Borovec ha sottolineato che sono stati informati del sequestro delle due imbarcazioni sia il Consolato italiano a Spalato sia l’Ambasciata italiana a Zagabria. Gli equipaggi dei due pescherecci saranno denunciati per avere violato la legge sul controllo dei confini statali e quella sulla pesca marittima.

La motovedetta “S.Nikola Tavelić” è una delle tre nuove unità per il controllo della frontiera marittima, che sono state consegnate alla polizia croata il 15 novembre scorso nel cantiere navale "Greben-Mont Montaža" di Vela Luka (Vallegrande) sull'isola di Korčula (Curzola).

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