“Malgrado la grave crisi economica e sociale che interessa l’Europa, la Commissione europea valuti se sia opportuno che la Slovenia proceda alla creazione di un’ampia zona franca nel comune di Capodistria al fine di procurarsi vantaggi competitivi”. Lo scrive l’europarlamentare Debora Serracchiani, in un’interrogazione alla Commissione europea, dopo la notizia di una iniziativa in tal senso del ministro dello Sviluppo economico, Stanko Stepisnik.
“Se da un lato – spiega Serracchiani – gli Stati membri possono esentare dall’Iva le cessioni di beni destinati a essere collocati in una zona franca e le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nella stessa, dall’altro l’istituzione di zone franche, se prevede la concessione di incentivi fiscali o di altri vantaggi che costituiscono aiuti di Stato, può essere autorizzata dalla Commissione solo se contribuisce agli obiettivi di interesse comune e non falsa concorrenza e commercio”. La Serracchiani è invece convinta che “l’istituzione di zona franca a Capodistria al di fuori dell’area portuale causerebbe una concorrenza fiscale dannosa e i privilegi fiscali concessi potrebbero avere effetti distorsivi sia sugli altri Stati membri, sia sulle zone confinanti dello stesso Paese”.
(fonte ANSA 3 aprile 2013)
Una parziale veduta del porto di Capodistria (foto www.sloveniatimes.com)