TRIESTE, 28 MAG – "Il 'copia e incolla' si rivela un pessimo modo per motivare le decisioni del Governo": così Lucio Toth, presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) commenta la motivazione del decreto con il quale il Ministero Beni Culturali riconosce le malghe di Porzus come bene di interesse culturale. "Si ha l'impressione – afferma oggi in una nota – che in fondo i partigiani comunisti italiani, messi da Togliatti agli ordini di Tito scavalcando il CLN nazionale, abbiano fatto bene a massacrare una ventina di partigiani non comunisti che non condividevano l'intenzione di Tito di annettere alla Jugoslavia l'intera Venezia Giulia e un pezzo del Friuli". Sottolineando che "la storia della Resistenza italiana a Trieste, in Istria e in tutta la Venezia Giulia è ancora tutta da scrivere", Toth afferma che "l'episodio conferma la grande ignoranza che ancora copre le vicende del confine orientale anche in persone di cultura, frutto evidente di una distorsione ideologica – conclude – che ci trasciniamo da oltre cinquant'anni". (ANSA).
