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Poste Italiane: gli Esuli non esistono

Da alcuni giorni gli Uffici postali italiani richiedono il codice fiscale e gli estremi di nascita per alcune operazioni come vaglia postali, ricariche di carte, pagamento di assegni.
La nuova operatività cancella però completamente gli Esuli giuliano-dalmati dalla faccia della Terra. La procedura automatizzata infatti non riconosce i comuni italiani ceduti alla Jugoslavia al termine della seconda guerra mondiale e risulta pertanto impossibile effettuare qualsiasi di queste operazioni a chi fosse nato in comuni come Fiume, Pola, Zara e gli altri 114 di Istria e Dalmazia.
La Segreteria nazionale ANVGD, dopo numerose segnalazioni, ha inviato un esposto urgente alla Direzione di Poste Italiane e al Prefetto di Roma, competente per territorio della sede centrale delle Poste, segnalando che "questi cittadini italiani, nati in territorio italiano ancorché ceduto poi a stato estero, trovano difficoltà nel vedersi riconosciuti i loro comuni di nascita ingenerando così, oltre all’evidente errore storico-amministrativo, un senso di mortificazione nei confronti della loro italianità che, unici nel nostro Paese, hanno pagato con la perdita totale e dolorosa dei propri beni e, assai spesso ed in maniera tragica e violenta, dei propri cari."
Il Segretario nazionale Fabio Rocchi rileva inoltre che "tale accadimento è in netto contrasto con la Legge 54/1989 e le numerose successive disposizioni del Ministero dell'Interno, presupponendo una carenza amministrativa di Poste Italiane che risulta intollerabile in considerazione della vastità operativa di una struttura così importante su tutto il territorio nazionale."

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