Volge al termine l’anno scolastico 2022/’23 e le istituzioni educative di madrelingua italiana in Slovenia e Croazia si avviano alle ferie estive con molte perplessità in merito al rientro di settembre. Si tratta del ridimensionamento dei finanziamenti senza preavviso ovvero di problemi procedurali dovuti ad applicazioni pedanti delle leggi.
La Vicepresidente in quota italiana della Regione Istriana Jessica Acquavita lo ha fatto presente a Daruvar nel corso della sesta riunione del Coordinamento dei vicepresidenti di Regione espressione delle minoranze nazionali: «Ho spiegato nuovamente a tutti, perché è un tema del quale parlo spesso, di come i nostri ragazzi debbano affrontare un esame in più alla maturità di Stato. Per quanto riguarda l’obbligo di traduzione integrale dei verbali delle riunioni, per noi la lingua materna è l’italiano, in essa ci esprimiamo e in essa facciamo le riunioni e di conseguenza scriviamo i verbali. Alcune delle persone coinvolte potrebbero avere grosse difficoltà a tradurre il tutto in croato» [La Voce del Popolo – 19/05/2023]
Se la parte croata dell’Istria piange, quella slovena di certo non ride, come è emerso dall’intervento del Deputato Felice Žiža durante la terza seduta ordinaria della Commissione parlamentare per le nazionalità riunitasi a Lubiana per affrontare la messa in atto del Piano d’azione adottato dal governo sloveno rispetto alla tutela dei diritti particolari di cui godono le due Comunità nazionali autoctone presenti sul territorio nazionale, ossia quella italiana e quella ungherese. «Potrei elencare una trentina o persino una quarantina di problemi e questioni aperte per quanto concerne i nostri istituti scolastici – ha affermato Žiža – e tra questi la Legge sui diritti particolari delle due Comunità nazionali nel campo dell’istruzione, la cui modifica, che prevedeva l’elevazione delle competenze linguistiche del personale docente e tecnico-amministrativo, è stata affossata lo scorso anno» [La Voce del Popolo – 18/05/2023]
Queste ed ulteriori questioni sono state affrontate nell’ambito della seconda seduta in questo mandato dell’Attivo consultivo del settore Istituzioni prescolari, scolastiche ed universitarie della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, svoltasi presso la Scuola media “Pietro Coppo” di Isola. Negli ultimi due anni le risorse messe a disposizione hanno subito un taglio significativo, che è stato peraltro comunicato soltanto in un secondo momento: c’è chi ha lamentato l’impossibilità di realizzare alcune attività precedentemente programmate e chi non è riuscito a coprire le spese dei libri di testo. Nel corso della seduta si è parlato anche delle criticità che coinvolgono trasversalmente le istituzioni scolastiche minoritarie, dalla mancanza di personale docente, in particolare modo per quel che concerne le materie tecnico-scientifiche, ai motivi che spingono i genitori di nazionalità italiana a scrivere i propri figli in scuole e asili della maggioranza. [La Voce del Popolo – 23/05/2023]
Rassegna a cura di Lorenzo Salimbeni