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Progetto congiunto per ferrovia Trieste-Capodistria (RegFVG 08 dic)

Trieste, 08 dic – Sarà la Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso una convenzione con Rete ferroviaria italiana (RFI) e con il coordinamento dell'intero progetto da parte dell'Iniziativa Centroeuropea, a realizzare assieme al ministero dei Trasporti della Repubblica di Slovenia lo studio preliminare sul collegamento ferroviario passeggeri fra Trieste e Capodistria.

A confermarlo è l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, che ricorda come l'opera rientri nel progetto 'Adria A' per la metropolitana leggera, finanziato dall'Unione europea.

La metropolitana leggera è stata inserita nel programma europeo Interreg Italia-Slovenia per gli anni 2007-2013, con una dotazione complessiva di 3,3 milioni di euro per portare a termine la fase di progettazione preliminare.

'Per la prima volta la tratta ferroviaria fra Trieste e Capodistria – sottolinea l'assessore Riccardi – è stata prevista in un documento ufficiale da parte slovena. Si tratta sicuramente di un successo, maturato all'interno dei proficui rapporti di collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e la vicina Repubblica'.

La Trieste-Capodistria, aggiunge l'assessore regionale, 'è un'opera di rilievo strategico in grado di mettere in collegamento le due città e, soprattutto, le due piattaforme logistiche'.

La metropolitana leggera 'Adria A' è concepita in una logica intermodale e transfrontaliera con il coinvolgimento di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia. Questa infrastruttura, che utilizzerà in gran parte un 'anello' ferroviario già in gran parte esistente, permetterà di collegare non solo Trieste e Capodistria, ma anche Gorizia con Nova Gorica e l'entroterra sloveno, i tre aeroporti di Venezia, Ronchi dei Legionari e Lubiana.

Sarà necessario progettare e realizzare solo alcuni piccoli tratti mancanti dell'anello, tra cui appunto quello fra Trieste e Capodistria. In questo caso lo studio di fattibilità, il cui costo sarà suddiviso a metà tra Regione e ministero sloveno (circa 650 mila euro a testa), prenderà in considerazione le alternative del percorso, le possibili fermate intermedie e il loro impatto sul territorio, l'adeguamento agli standard attuali di sicurezza sulla linea già esistente (ma da tempo non utilizzata) nella cintura ferroviaria triestina.

Dalla parte slovena si studierà anche un possibile spostamento della stazione ferroviaria passeggeri di Capodistria verso il terminal marittimo del porto.

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