TRIESTE Siamo ormai alle porte del 2010, l’anno che vedrà portare alla luce tutta una serie di iniziative in ricordo di Pierantonio Quarantotti Gambini (Pisino d’Istria, 23 febbraio 1910-Venezia 22 aprile 1965) a un secolo dalla nascita. Lunedì 30 novembre, alle 21, all’Auditorium del Museo Revoltella, sarà presentato il progetto ”Gambini al secolo Quarantotti”, che vedrà l’Autore e le sue opere al centro di un anno intero di incontri, spettacoli teatrali e cinematografici.
A dimostrazione dell’interesse per Gambini, ma anche della determinazione forse inusuale ad operare in collaborazione, il progetto è firmato da un buon numero di associazioni culturali che hanno chiesto al Comune di Trieste di patrocinarlo e sostenerlo.
A capofila troviamo – presieduta dal poeta Claudio Grisancich – la neocostituita Associazione della Cultura Giuliano-Veneta, che ha coinvolto partner quali l’Università degli Studi di Trieste/Scienze dello spettacolo, L’Armonia, La Macchina del Testo, l’associazione ”Gianrinaldo Carli”, l’associazione Iniziative europee, il Festival “I 1000(O)cchi” oltre a studiosi, artisti e giornalisti.
Alla presentazione dell’iniziativa seguirà ”Racconto d’amore”, una lettura scenica della struggente raccolta di versi dell’autore pubblicata da Mondatori dopo la sua morte (22 aprile 1965). A portarla sulla scena saranno gli attori Giuliana Artico e Giuliano Zannier.
”Racconto d’amore” narra la vicenda amorosa tra l’autore, quarantenne, e una giovane pittrice, raccontata, come scrive l’edizione del 1965 di Mondadori, «per linee verticali, su un registro colloquiale contrassegnato da silenzi e da gridi, con l’abbandono di chi passa la mano sul vivo di una ferita». I versi non nascondono l’impronta sabiana, ma fu proprio Umberto Saba – si racconta – a cercare di dissuadere l’autore dallo scrivere un racconto in versi.
La Trieste che Gambini tratteggia è la stessa città del suo romanzo più affascinante ”L’onda dell’incrociatore” ed egli l’ama come una ragazza, come la ragazza, così giovane “Io quarant’anni e tu nemmeno ventisei”, che la vita gli ha fatto incontrare inaspettatamente. Una storia d’amore che nei suoi momenti di felicità e di amarezza non potrebbe essere più straziante e insieme più triestina.
La serata si concluderà con un ”Segreto svelato” dal critico Roberto Curci a margine del ”Racconto d’amore”.
Laura Strano