Programmazione RAI per il Giorno del Ricordo 2025

La programmazione televisiva e radiofonica della RAI dedicata al Giorno del Ricordo 2025

Rai 1

Sabato 8 febbraio

Uno Mattina In Famiglia

Dedicherà spazio alla ricorrenza nella rubrica “Il tema del giorno” (8:35)

Domenica 9 febbraio

Uno Mattina in Famiglia (ore 7.15)

dedicherà la prima rubrica al Giorno del Ricordo con diversi ospiti in studio.

Speciale Tg1 – Rai Cultura: L’odissea giuliano-dalmata- Dalle foibe all’esodo (23.45)

Il 10 febbraio in Italia si celebra il “giorno del ricordo”, rivolto alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli italiani costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia durante e dopo la fine della II guerra mondiale. Una pagina di storia al centro dello speciale Rai Cultura “L’odissea giuliano-dalmata. Dalle foibe all’esodo” proposto a “Speciale TG1”.

Il capitolo più tragico ha inizio nel 1943, in pieno conflitto. Dopo l’8 settembre, sulle tensioni già esistenti tra slavi e italiani, acutizzate dalla politica fascista – il cosiddetto fascismo di confine – impatta la guerra con il suo carico di ferocia e brutalità, che coinvolge anche migliaia di civili. Nell’ottobre 1943, dalla profondità delle foibe istriane, emerge una prima terribile prova dei massacri: dalla cavità di Vines, vengono estratti decine di corpi, in grande maggioranza italiani, uccisi nel modo più orrendo. È la prima ondata di foibe in contesto di violente intimidazioni e persecuzioni. Ne seguiranno altre, che spingeranno gli italiani a lasciare la terra e le case dove sono nati e vissuti. Ma come si giunge a tutto questo? Quali sono le tappe fondamentali di un’odissea che si concluderà solo alla metà degli anni 50? A ripercorrerle, con l’aiuto di tre esperti della materia, e la consulenza dello storico Raoul Pupo, sarà una giovane storica, direttamente dai luoghi più rappresentativi del dramma giuliano-dalmata: da Trieste, snodo cruciale della vicenda, alle foibe di Vines e Basovizza, ai campi di accoglienza dove vengono sistemati, in condizioni spesso di estremo disagio, decine di migliaia di esuli. L’epilogo del racconto si svolge a Trieste, che torna italiana nel 1954.

Lunedì 10 febbraio

  • Palazzo del Quirinale: celebrazione del Giorno del Ricordo a cura del Tg1 ed in collaborazione con Rai Quirinale (10:55)
  • Film La bambina con la valigia (ore 21:30 prima visione)

Scritto da Andrea Porporati. Tratto dal libro omonimo di Egea Haffner e Gigliola Alvisi

Regia di Gianluca Mazzella

Con Petra Bevilacqua, Sara Lazzaro, Claudia Vismara, Sandra Ceccarelli, Davide Strava, Andrea Bosca

È l’inverno del 1944 e i bombardamenti si susseguono sulla città di Pola e sul porto, obiettivo militare importante, strategico per la difesa dell’Italia del nordest di cui la Venezia Giulia e l’Istria fanno parte. La vita della piccola Egea Haffner, a parte le occasionali e improvvise fughe nel rifugio, prosegue come in una favola. C’è la villa dei nonni paterni, gli Haffner, e la gioielleria in centro dove lavora suo padre Kurt. Nella primavera del 1945 la guerra finisce. Nell’Istria a prevalere sono i cosiddetti “Titini”, l’esercito messo insieme dal maresciallo Tito, che occupa tutta la regione giuliana, fino ad allora parte dell’Italia fascista. Una notte che doveva essere di festa si trasforma nell’inizio di un dolore fortissimo per la piccola Egea. Qualcuno bussa forte alla porta di casa. Sono due uomini in una divisa, due Titini, e sono venuti a cercare Kurt: “Solo una formalità, un controllo”, dicono. Kurt li segue con un sorriso rassicurante per la moglie e la figlia, ma in quella casa non tornerà più. La voce su che fine abbia fatto il papà di Egea si diffonde nei giorni successivi a Pola: potrebbe essere una delle vittime cadute nelle Foibe, spaventose voragini carsiche che cominciano a tormentare i sogni della bambina. È solo l’inizio: poco tempo dopo, in seguito alle numerose aggressioni nei confronti degli italiani considerati fascisti, Egea inizia la sua vita di esule, che la costringe a lasciare la sua terra e ad affrontare un futuro incerto a Bolzano, accudita dalla nonna Maria e dalla zia Ilse, che la ama come una figlia. La sua vera mamma, Ersilia, sceglie invece di trasferirsi in Sardegna per perseguire l’obiettivo di aprire un negozio di parrucchiera tutto suo: vuole emanciparsi dalla famiglia Haffner, dalla quale non si è mai sentita accettata.

A Bolzano Egea cresce, scoprendo sulla propria pelle il dramma dello sradicamento, dell’esodo che accomunò più di 250.000 persone delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, costrette a lasciare la propria casa e a immaginare per sé un nuovo futuro.

Rai 2

Lunedi 10 febbraio

Tg  2

  • Rubrica Tg2 Italia Europa (ore 10:00)
  • Tg2 Speciale Foibe (ore 18.10)
  • Tg2 Post puntata dedicata (ore 21:00)

Rai 3

Domenica 9 febbraio

REBUS (ore 16:15)

Sarà esposto, dall’esperto in studio, un libro sul tema per aprire la riflessione in studio con gli ospiti.

Lunedi 10 febbraio

  • AGORA’ (ore 08:00)
  • ELISIR (ore 10:15)
  • MIXERSTORIA (ore 11:20) puntata dedicata alle Foibe
  • Passato e presente – Chiese di frontiera – 1^TX (ore 13.15 e alle 20.30 su Rai Storia)

Che ruolo ha avuto la Chiesa cattolica nei territori della frontiera adriatica?  Nel Novecento, i Paesi e i regimi che hanno combattuto in quell’area hanno spesso o sostenuto oppure osteggiato le gerarchie ecclesiastiche e il clero per il proprio tornaconto. Così è accaduto nel primo dopoguerra con il Fascismo, così è accaduto nel secondo dopoguerra con il regime comunista jugoslavo. La Chiesa di frontiera si è trovata spesso al centro di crocevia ideologici e identitari, divenendo oggetto della violenza e della persecuzione religiosa. Una storia articolata e complessa in uno dei territori più difficili della nostra penisola ripercorsa da Paolo Mieli e dal professor Raoul Pupo.

  • ECCELLENZE ITALIANE (ore 15:45)

Dedicherà una puntata speciale: oOspiti della puntata saranno: Egea Haffner, la bambina con la valigia, protagonista dell’omonimo film che andrà in onda la sera stessa e Grazia Del Treppo, entrambe esule.

Il professore di storia contemporanea Antonio Maria Orecchia spiegherà le condizioni storico politiche che hanno portato alle foibe.

Ad arricchire le testimonianze ci saranno contributi video di repertorio e un servizio sulla foiba di Basovizza.

Tg Regionali

Lunedi 10 febbraio

Abruzzo

La redazione realizzerà un servizio dedicato alla ricorrenza che verrà trasmesso nelle principali edizioni dei Telegiorni e GRR;

Basilicata

La redazione dedicherà alla ricorrenza un’ampia copertura informativa con:

  • servizi sui militari lucani uccisi nelle foibe all’interno di  Buongiorno Regione e dei Telegiornali
  • servizio dedicato alla celebrazione che si terrà a Potenza, organizzata dalla Prefettura e dal Comune presso il Liceo Gropius
  • servizio dedicato all’evento che si svolgerà, con lo storico Donato Verrastro (Unibas- Università degli Studi della Basilicata,) ad Avigliano

Trentino Alto Adige (Bolzano redazione italiana):

la redazione di Bolzano realizzerà un servizio che verrà trasmesso nelle principali edizioni dei Telegiornali e GRR;

Trentino Alto Adige

la redazione di Trento trasmetterà, all’interno della rubrica BuonhiornoRegione e dei Telegiornali, servizi sulla giornata commemorativa (con immagini storiche) e seguirà le iniziative sul territorio con deposizioni di corone e discorsi istituzionali

Lazio

la redazione del Lazio realizzerà i seguenti servizi:

Interviste a rappresentanti delle Associazioni giuliano-dalmate e al Direttore del Museo Storico di Fiume (da girare il 6 febbraio);

Ricerca Tecnè sulla percezione delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata (da girare il 7 febbraio);

Consiglio Comunale straordinario sulle Foibe (da girare il 13 febbraio).

RaiNews 24

La Testata conferma il suo impegno, come ogni anno, a garantire ampia copertura informativa alla ricorrenza con servizi dedicati e collegamenti a partire dalle ore 6.30 su Mattina24 e per tutta la giornata all’interno delle edizioni del Telegiornale.

Inoltre, realizzerà uno Speciale di un’ora dedicato, articolato in due parti: pima parte condotta da Roberta Ammendola con ospiti in studio e in collegamento, per approfondire la ricorrenza e il contesto storico, con interventi degli inviati di Rainews e poi una seconda parte con un reportage storico con immagini e amarcord dell’epoca, curato in collaborazione con la redazione approfondimenti.

Le Testate dedicheranno ampia copertura informativa alla ricorrenza

Rai Premium

Domenica 9 febbraio

Miniserie Il cuore nel pozzo (ore 06:50)

1ª parte e 2ª parte

Regia di A. Negrin, con L. Gullotta, B. Fiorello, A. Liskova

Istria, 1944. Una piccola comunità istriana è sconvolta dall’ arrivo dei partigiani di Tito.

Rai Movie

Domenica 9 febbraio

Film Red Land – Rosso Istria (ore 21:10)

Regia di Maximiliano Hernando Bruno, con Maximiliano Hernando Bruno, Franco Nero, Geraldine Chaplin, Sandra Ceccarelli

Italia, settembre 1943. Dopo l’armistizio e la fuga del Re, i teatri di guerra del Nord-Est vedono l’avanzare dei partigiani di Tito.

Rai Storia

Lunedì 10 febbraio

Il giorno e la storia (Ore 00.10 e in replica 8.30, 20.00)

Il 10 febbraio è stato scelto a partire dal 2005 dal Parlamento italiano come “il Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriano-dalmati, costretti ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, a seguito della sconfitta dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. Le foibe sono grotte carsiche, con un ingresso a strapiombo, dove i partigiani comunisti titini gettarono, tra il 1943 e il 1945, più di 3000 italiani. Il totale complessivo delle vittime “infoibate” è di 80,000, per lo più croati e sloveni, considerati nemici del progetto perseguito da Tito di una federazione comunista jugoslava sotto la leadership di gruppi dirigenti di origine serba.

Passato e Presente – Le Foibe e l’esodo con il prof. Enrico Miletto (Ore 08.45)

L’esodo di migliaia di cittadini italiani dai territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia è un passaggio drammatico e complesso che affonda le sue radici storiche nei contrasti fra italiani e slavi che si sviluppano in quell’area di confine a cavallo fra il XIX e il XX secolo. Un passaggio ricostruito da Paolo Mieli e dal professor Enrico Miletto, in occasione del Giorno del Ricordo. Tensioni che hanno il loro culmine negli eccidi delle foibe del 1943 e del 1945 in cui vengono uccise migliaia di persone.  A partire dal 1946 la comunità italiana dell’Istria, della Dalmazia e di Trieste che non accetta di vivere sotto il regime jugoslavo inizia ad emigrare in massa verso l’Italia. Fra le regioni che più si distinguono nell’accoglienza agli esuli c’è il Piemonte e in particolare il capoluogo Torino, dove l’amministrazione comunale si attiva subito per dare aiuto ai profughi, fornire alloggio, sussidi, possibilità di lavoro e assistenza scolastica ai bambini rifugiati.

10 febbraio. Giorno del ricordo (ore 11:30)

Contestualizzazione storica delle Foibe e dell’esodo sul confine nord-orientale.

Passato e Presente

La questione adriatica dalle foibe all’esodo (con il prof. Guido Rumici) (ore 14.15)

Il 10 febbraio in Italia si celebra il “giorno del ricordo”, rivolto alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia alla fine della II guerra mondiale. Orrore, paura, scontri ideologici e delicati equilibri geopolitici sono alla base della cosiddetta questione adriatica e delle tensioni tra slavi e italiani che iniziano alla fine del XIX secolo. Uno stillicidio di attentati e ritorsioni che esploderanno nel modo più atroce nel corso del conflitto mondiale  e nell’immediato dopoguerra.

Il Tempo del ricordo. Le Foibe e l’esodo istriano giuliano dalmata (ore 14.45)

In occasione della giornata del Ricordo, celebrata il 10 febbraio di ogni anno ed istituita con la legge 30 marzo 2004 per celebrare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, Rai Storia racconta nello speciale “Il Tempo del ricordo. Le Foibe e l’esodo istriano giuliano dalmata” le vicende di un esodo doloroso, lungo, a volte silenzioso degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia costretti a lasciare le proprie terre e le proprie case senza alcuna certezza, incalzati e in alcuni casi trucidati dall’esercito Titino. Località come Basovizza, Vines, Pisino, Tarnova diventano i luoghi dove avvengono fucilazioni e sparizioni di migliaia di italiani. Inizia così quel viaggio, quell’esodo che ha nei campi profughi istituiti nella penisola italiana una prima tragica fase a cui si aggiungerà nel primo dopoguerra l’istituzione di più quaranta “quartieri” nelle maggiori città italiane dove inizierà una faticosa ricostruzione del tessuto sociale e del futuro di intere famiglie. Il quartiere ” giuliano -dalmata” di Roma diventa dunque un luogo in cui la memoria di ciò che è avvenuto costruisce, attraverso la presenza del museo “la Casa del Ricordo”, un nuovo ponte di dialogo e di riconnessione con le famiglie e i parenti rimasti in Istria.

L’Italia della Repubblica – Il confine conteso (ore 16.20)

La linea che divide Italia e Jugoslavia, nel dopoguerra, diviene una profonda ferita nella storia repubblicana. Se ne parla a “L’Italia della Repubblica”, la serie di Rai Cultura, con l’introduzione di Paolo Mieli e la consulenza storica di Giovanni Sabbatucci. Ospite in studio, la scrittrice istriana Anna Maria Mori, intervistata da Michele Astori, racconta come le vicende del “confine conteso” hanno segnato la vita di chi ha dovuto lasciare per sempre la propria casa. Dopo il trattato di pace, la Jugoslavia controlla la penisola istriana, mentre il Territorio libero di Trieste viene diviso in due zone, una affidata agli Alleati e una controllata dagli jugoslavi. Il capoluogo friulano dovrà aspettare molti anni prima di tornare italiano e in questo tempo, dalla fine del conflitto al memorandum di Londra del 1954, gli italiani che vivono in quella terra pagano il prezzo della sconfitta. Sono anche tributi di sangue, come quello versato nella tragedia delle foibe che hanno inghiottito migliaia di persone, scrivendo una delle pagine più nere della storia italiana. C’è, infine, il triste esodo cui sono stati costretti gli italiani residenti nelle terre di confine passate agli jugoslavi. La puntata, che dà voce ai protagonisti e ai testimoni dell’epoca attraverso le interviste di repertorio delle teche Rai, si avvale del contributo degli storici Raoul Pupo e Patrick Karlsen.

Passato e Presente

Foibe, l’eterno abbandono l’eterno abbandono con i Prof. Moscarda e Ivetic (ore 17.00)

Orrore, paura, scontri ideologici e delicati equilibri geopolitici: è la drammatica combinazione alla base di un evento che coinvolge un popolo di circa 250 mila italiani costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia alla fine della Seconda Guerra Mondiale e a incamminarsi in lungo doloroso viaggio che per molti vuol dire anche la morte nelle foibe. Una pagina di storia ripercorsa in un appuntamento speciale dedicato al Giorno del Ricordo, su Rai Storia. In studio con Paolo Mieli, la professoressa Orietta Moscarda e il professor Egidio Ivetic. Perfino il rientro in Italia avviene spesso nel segno del dramma, alimentato da diffidenze e pregiudizi. Le foibe e l’esodo giuliano-dalmata rappresentano un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio solo a partire dagli anni ‘90 e tuttora oggetto di studi e ricerche.

Febbraio 1947: vincitori e vinti (ore 17.45)

“10 febbraio 1947. L’Italia firma il trattato di pace. Sono passati 25 anni e molti di noi hanno il malinconico privilegio di poter rievocare quel tempo: i grandi avvenimenti e i piccoli fatti della cronaca”. Enzo Biagi apriva così, nel 1972, la trasmissione “Febbraio 1947: vincitori e vinti”, inchiesta sugli avvenimenti che portarono al trattato di pace di Parigi tra gli Alleati e l’Italia.  Si ripercorrono i principali fatti ed eventi del 1947: dalle difficoltà economiche e sociali all’instabilità politica, dalle discussioni e le proteste sui risultati dei Trattati di pace firmati a Parigi, il 10 Febbraio 1947, alle imposizioni territoriali, militari, economiche verso l’Italia. Si analizzano lo sport, il cinema, la politica, le iniziative culturali e folkloristiche, la cronaca nera dell’epoca, fino alla nascita della guerra fredda in Italia e nel mondo e alla fine del fronte unitario.

Passato e presente – Chiese di frontiera – 1^TX (20.30 e ore 13.15 su Rai3)

Il viaggio del Treno del Ricordo (ore 21:10)

Un lungo viaggio in treno da Trieste a Taranto, attraverso le principali città italiane, per ricordare uomini e donne che non volevano perdere la loro identità. È il Treno del Ricordo, realizzato in occasione del 10 febbraio, Giorno del Ricordo: una mostra itinerante dedicata alla tragica vicenda dell’esodo giuliano-dalmata. Un progetto promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Cultura, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata. “Il viaggio del treno del ricordo” di Agostino Pozzi con la collaborazione di Clemente Volpini fa rivivere  attraverso filmati di repertorio e interviste a testimoni: Ireneo Giorgini, Clelia Giurin, Sergio Leonardelli, Elio Menegotti, Aldo Pugliese, Eufemia Sponza, Giovanni Stipcevich – il viaggio degli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia che oltre 70 anni fa furono costretti a fuggire per vivere in libertà e non sotto il regime comunista di Tito..

Speciali Storia ’23-’24

L’odissea giuliano-dalmata- Dalle foibe all’esodo R (22:00)

Il 10 febbraio in Italia si celebra il “giorno del ricordo”, rivolto alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli italiani costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia durante e dopo la fine della II guerra mondiale. Una pagina di storia al centro del nuovo speciale “L’odissea giuliano-dalmata. Dalle foibe all’esodo”. Il capitolo più tragico ha inizio nel 1943, in pieno conflitto. Dopo l’8 settembre, sulle tensioni già esistenti tra slavi e italiani, acutizzate dalla politica fascista – il cosiddetto fascismo di confine – impatta la guerra con il suo carico di ferocia e brutalità, che coinvolge anche migliaia di civili. Nell’ottobre 1943, dalla profondità delle foibe istriane, emerge una prima terribile prova dei massacri: dalla cavità di Vines, vengono estratti decine di corpi, in grande maggioranza italiani, uccisi nel modo più orrendo. È la prima ondata di foibe in contesto di violente intimidazioni e persecuzioni. Ne seguiranno altre, che spingeranno gli italiani a lasciare la terra e le case dove sono nati e vissuti. Ma come si giunge a tutto questo? Quali sono le tappe fondamentali di un’odissea che si concluderà solo alla metà degli anni 50? A ripercorrerle, con l’aiuto di tre esperti della materia, e la consulenza dello storico Raoul Pupo, sarà una giovane storica, direttamente dai luoghi più rappresentativi del dramma giuliano-dalmata: da Trieste, snodo cruciale della vicenda, alle foibe di Vines e Basovizza, ai campi di accoglienza dove vengono sistemati, in condizioni spesso di estremo disagio, decine di migliaia di esuli. L’epilogo del racconto si svolge a Trieste, che torna italiana nel 1954.

Rotta 230° – Ritorno alla terra dei padri (ore 22.45)

Un viaggio per ricostruire la memoria e rileggere la tragedia dell’esodo giuliano dalmata che ha strappato le radici di tanti italiani, costretti ad abbandonare le coste adriatiche. Alcuni di questi hanno trovato accoglienza a Fertilia, in Sardegna, per iniziare una nuova vita. Da lì, dopo più di 70 anni, l’imbarcazione Klizia, insieme al suo equipaggio comandato dall’ottantaseienne Giulio Marongiu, riparte per un lungo viaggio, per riannodare le fila della storia, per fare ritorno alla terra dei padri. È “Rotta 230°. Ritorno alla terra dei padri” il film di Igor Biddau, prodotto da Gianluca Vania Pirazzoli per Time Multimedia, che Rai Cultura. Il film – presentato in anteprima alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – ripercorre in senso inverso la rotta solcata, nella primavera del 1948, da 13 pescherecci con a bordo 53 famiglie di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia che dopo aver dovuto abbandonare la terra in cui sono nati, dopo 20 giorni e 20 notti di navigazione lungo le coste della nostra penisola, hanno raggiunto Fertilia, una piccola città di fondazione incompiuta sorta vicino ad Alghero in Sardegna, facendo germogliare il seme di una nuova vita. Un incontro tra una città senza abitanti ed una comunità senza più una casa.

L’imbarcazione, il Klizia, salpata da Alghero e comandata da Giulio Marongiu, esule da Pola trapiantato a Fertilia, ha raggiunto Chioggia, porto di partenza dei 13 pescherecci, Venezia, Trieste, Muggia ultima città italiana in Istria, e ha poi superato i confini nazionali raggiungendo Capodistria, Pirano e la Slovenia, per dirigersi a Rovigno e Pola, principali città istriane della Croazia.

Il protagonista è proprio Giulio, che – al termine di un lungo viaggio a bordo della sua imbarcazione – ha rivisto per la prima volta la città di Pola abbandonata da bambino, navigando con un equipaggio formato dal figlio Federico e Mauro Manca, fondatori dell’Ecomuseo Egea, Giuseppe Bellu, e Federica Picone, che ha interpretato la Sirena ispiratrice che lo ha condotto nel suo ritorno alla terra natia. Il film è stato scritto da Mario Audino e Igor Biddau, e la voce narrante è quella di Roberto Pedicini, uno dei migliori doppiatori italiani, mentre Alina Person ha dato voce alla Sirena. Le musiche del film sono state create appositamente dal Maestro Pinuccio Pirazzoli, con la performance esclusiva di Isabella Adriani.

Grazie a questo viaggio, destinato a rimanere nella memoria, è possibile far conoscere un meraviglioso esempio di resilienza e di inclusione, quale è stato certamente Fertilia ma più in generale la caratteristica di una intera comunità, quella degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, che ovunque nel mondo si è distinta per la sua grande forza e per la capacità di ricostruire una vita all’indomani della grave tragedia che l’ha colpita.

Portale Rai Cultura

Per celebrare il 10 febbraio, Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe, il portale di Rai Cultura propone uno speciale sul tema nello spirito con cui è stata istituita la commemorazione: “Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” (https://www.raicultura.it/speciali/ilgiornodelricordo)

RaiPlay

Per la ricorrenza in oggetto segnaliamo i seguenti contenuti disponibili sulla piattaforma RaiPlay:

La sezione Cinema, Serie Tv, Documentari propone :

SERIE ITALIANE – FILM

  • La Rosa dell’Istria  (Italia 2024) regia di Tiziana Aristarco
  • La bambina con la valigia (Italia 2025) regia di Gianluca Mazzella
  • Il cuore nel pozzo (Italia 2005) regia di Alberto Negrin
  • Red Land (Rosso Istria) (Italia 2018) regia di Maximiliano Hernando Bruno.

La sezione  Learning propone :

COLLEZIONE “LE FOIBE”

https://www.raiplay.it/collezioni/lefoibe

Una collezione che racconta il dramma delle Foibe attraverso filmati d’epoca, interviste, documentari e la fiction Rai in due puntate Il cuore nel pozzo.

In “Passato e Presente – Il dramma Giuliano-Dalmata dalle Foibe all’esodo”, Paolo Mieli e il professor Raoul Pupo raccontano l’intera vicenda riemersa dall’oblio solo negli anni ’90.

“L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’esodo”, fra testimonianze, documenti storici e ricostruzioni, racconta la strage più grave dell’Italia repubblicana avvenuta il 18 agosto del 1946.

Non possono mancare le interviste ai testimoni, come quelle realizzate da Giovanni Minoli in uno speciale dedicato al Giorno del Ricordo e, precedentemente, per il suo storico programma Mixer. E poi ancora gli speciali di RaiScuola, Correva l’Anno, La Grande Storia che raccontano lo spopolamento della città di Fiume per mano del dittatore Tito, lo sconvolgimento del confine orientale italiano e l’esodo giuliano-dalmata.

Lo speciale di RaiScuola Dopo l’esodo si concentra invece sul percorso che questa gente cacciata dalle proprie città fece dall’epurazione, al passaggio per il campo profughi, fino al reinserimento nel tessuto socioeconomico.

Infine un punto di vista delicato e nuovo ce lo offre la musica, con il Concerto per il Giorno del Ricordo nel quale vengono eseguite musiche di Luigi Dallapiccola, compositore nato a Pisino D’Istria, e di due suoi allievi Luigi Donorà, nato nel 1935 a Dignano d’Istria, e Luciano Berio, che con i suoi Folksongs ha creato un inno alla fratellanza dei popoli.

o Correva l’anno – Foibe

o Frontiere – La storia negata

o Correva l’anno – Speciale Foibe

o Speciale Rainews24 – Italiani due volte

o La strage di Vergarolla

o Memorie dall’abisso

o La catastrofe dell’italianità adriatica

o Enigma – Le foibe

o Istria, terra del mio dolore

o Istria – diritto alla memoria

o L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’Esodo

o Il tempo e la storia – Le Foibe

o Concerto per il Giorno del Ricordo

o Gli speciali di RaiScuola – La Forza del Ricordo

o Il Cuore nel pozzo – Fiction in 2 puntate

o Fiume: l’epurazione di Tito

o Foibe il giorno del ricordo – Il tempo e la storia

o Il dramma Giuliano Dalmata dalle Foibe all’esodo

o Foibe: la storia e i luoghi

o Unomattina – La tragedia delle Foibe

o Dopo l’esodo

o L’Italia di Frontiera: la guerra, le foibe, l’esodo

o La storia siamo noi – Le foibe

o Il tempo e la storia – Intervista a Ernesto Galli Della Loggia

o I ricordi e le speranze – Le Foibe

o Foibe: la giornata del ricordo

o Foibe l’eterno abbandono

o Tg2 dossier Storie – Le Foibe

o Porta a Porta – Foibe Tragedia Italiana

o Il Dolore e l’esilio

o Foibe, il giorno del ricordo

o Foibe: tragedia italiana

Teche propongono:

Foibe

o Arcipelago Foibe: https://www.raiplay.it/programmi/arcipelagofoibe

o Il ricordo delle Foibe: https://www.raiplay.it/programmi/ilricordodellefoibe

RaiPlay Sound

La piattaforma esporrà in home page una selezione di contenuti, tra i quali si segnalano:

Il ricordo delle foibe, un’antologia di Rai Teche che attraverso materiali d’archivio, testimonianze e reportage ripercorre il massacro delle foibe ed il conseguente esodo giuliano-dalmata.

L’audio-documentario Gorizia. Nascita di un confine che raccoglie i racconti di testimoni goriziani, italiani e sloveni

La forza del ricordo e Storie di confine, da Gli Speciali di Rai Scuola che raccontano progetti ed esperienze di studenti dedicati alla giornata.

La Grande radio – Le foibe che propone un percorso tra storia e letteratura con la lettura di pagine del libro di Carlo Sgorlon ‘La foiba grande’.

Tre colori : il dramma dell’Istria. Lo storico Guido Crainz ripercorre le diverse fasi della travagliata storia dell’Istria dall’annessione all’Italia fino ai massacri delle foibe.

Scritto, letto detto in cui lo storico Gianni Oliva racconta le atrocità delle foibe e il silenzio mantenuto per decenni sulla vicenda.

Da Mangiafuoco sono io arriva un ritratto del Maresciallo Tito

Ne I gialli della Storia Giovanni Minoli ripercorre gli orrori delle foibe a lungo confinati nell’oblio attraverso testimonianze e documenti sonori.

RADIO

In riferimento al  Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe si segnalano i programmi che prevedono spunti editoriali per promuovere la ricorrenza:

Radio 1 – GR

Sabato 8 febbraio

Inviato speciale (dalle 8:30 alle 9:30)

Lunedi 10 febbraio

  • Speciale Foibe dalle ore 10:30 alle 12:10.
  • Servizi e interviste nelle principali edizioni dei GR

Radio 3

Domenica 9 febbraio

Concerto del Quirinale 2025 ore 11:50

Stefania Tallini, pianoforte, Daniela Spalletta, voce, eseguiranno la canzone 1947 (Sergio Endrigo) dedicata a Pola.

Lunedi 10 febbraio

Fahrenheit (dalle 15.00 alle 18.00) collegamento da Trieste con lo storico Raoul Pupo.

 

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