Nilla Pizzi nel 1952 vinse il Festival di Sanremo con la canzone Vola colomba, il cui testo fin dall’incipit era un evidente riferimento alla situazione di Trieste che teneva col fiato sospeso tutta Italia. Non si era costituito il Territorio Libero di Trieste previsto dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 e pertanto nel capoluogo giuliano proseguiva il Governo Militare Alleato (Zona A), mentre nella Zona B (distretti di Capodistria e di Buie) l’amministrazione militare era pertinenza della Jugoslavia comunista.
Gli scontri di piazza del novembre 1953 per l’italianità di Trieste con 6 morti e decine di feriti portarono ad un’accelerazione nella trattativa diplomatica ed il Memorandum di Londra del 5 ottobre 1954 determinò che il successivo 26 ottobre l’amministrazione italiana sarebbe subentrata a quella angloamericana nella Zona A, mentre l’amministrazione civile jugoslava avrebbe preso il posto di quella militare nella Zona B. A queste vicende e al contesto sociale e politico triestino e nazionale dell’epoca è dedicato il documentario “Vola colomba”, realizzato da Venice Film con la collaborazione di RAI Documentari, Ministero della Cultura, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata, FVG Film Commission e Comune di Trieste.
Lunedì 11 novembre al cinema Multisala Giotto di Trieste alle ore 17:00 verrà proiettato il documentario “Vola Colomba! – Trieste 1954” a cura di Venicefilm, Comitato provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana istriana fiumana e dalmata in collaborazione con il Comune di Trieste.
Entrata libera e gratuita, fino ad esaurimento posti.
Parteciperanno all’evento il giornalista Toni Capuozzo (voce narrante del documentario), Italia Giacca (esule istriana, dirigente dell’ANVGD e presente nel documentario come testimone di quel che avvenne a Trieste nel 1953-’54) ed i rappresentanti delle istituzioni: il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, l’Assessore regionale alla Cultura Mario Anzil e l’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo Giampiero Canella.