Nessuna rapina. E soprattutto, stando alle prime risultanze delle indagini, nessuna “esecuzione” o liquidazione per ragioni politiche, per mettere definitivamente il silenziatore a uno storico brillante e forse scomodo. No, William Klinger sarebbe stato ucciso dall’ “amico” Alexander Bonich per ragioni molto più futili, per un’ancora oscura vicenda incentrata attorno «a un affare immobiliare» andato male relativo a una proprietà «nel Nord Est dell’Italia», parola dell’Associated Press. Sarebbe questo il possibile movente dell’omicidio di Klinger, come ha raccontato ieri, quando in Italia era ormai notte, il capo dei detective della Nypd, la polizia della Grande Mela, Robert Boyce, citato da AP.
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