di ALESSANDRO MEZZENA LONA
Il Friuli Venezia Giulia riesce a dividersi anche quando si parla di letteratura. Scrittori triestini di qua, udinesi e carnici di là. Pordenonesi e goriziani in ordine sparso. Insomma, un gran guazzabuglio. Per fortuna c’è ancora qualcuno che si oppone a questa filosofia campanilistica da Italia dei Comuni. E mette assieme un’antologia che, per la prima volta, ”osa” far convivere, fianco a fianco, Caterina Percoto e Italo Svevo, Niccolò Tommaseo e Ippolito Nievo.
Le ”coraggiose” autrici di ”Friuli Venezia Giulia. Letteratura e civiltà” (Edizioni Italo Svevo, pagg. 265) sono due professoresse di lungo corso: Edoarda Grego Pozza, che ha insegnato Lingua e letteratura italiana e Storia negli istituti superiori, e Marilena Nalesso Diana, docente di Lingue e letterature straniere. Il libro ha raccolto già numerosi lettori, tanto che è già pronta la seconda edizione.
Raccogliere la produzione letteraria del Friuli Venezia Giulia in un libro solo significa, come sottolinea Cristina Benussi nell’introduzione, «tenere conto di una quantità rimarchevole di varianti: è necessario infatti non solo seguire autori attenti a misurarsi con una tradizione già attiva sul territorio nazionale o internazionale, ma anche, e soprattutto, spiegare le ragioni che hanno portato altri a farsi a loro volta interpreti di inedite tematiche letterarie».
E le due autrici hanno lavorato proprio in questa direzione. Partendo da un profilo del Friuli Venezia Giulia, della sua storia, delle tradizioni e del folclore, fino ad arrivare agli sconquassi dell’era moderna, alle due guerre mondiali con tutto il loro strascico di conseguenze per queste terre. Poi, con grande sintesi, viene tratteggiato il panorama letterario, partendo dal Trecento e dal Quattrocento per risalire il tempo fino ai nostri giorni. La parte più corposa del libro è dedicata alla scelta di brani d’autore.
Per tutti gli scrittori, da Antonio Zorutti fino a Mauro Covacich, il frammento tratto da una delle loro opere è preceduto da una scheda bio-bibliografica e seguito spesso da una ”finestrella” che richiama l’attenzione su qualche tematica particolare. Non manca, ovviamente, una parte finale dove sono state selezionate pagine di autori che parlano del Friuli Venezia Giulia e della Dalmazia: Paolo Diacono, Karl Marx, James Joyce, Jan Morris e molti altri.
In questi anni, Edoarda Grego si è fatta apprezzare anche per un altro motivo. Ha tradotto per la casa editrice Sellerio i libri, dimenticati, di una scrittrice americana molto apprezzata dal grande Henry James: Constance Fenimore Woolson. Dopo ”Via del Giacinto”, ”Per il Maggiore”, ”Il giardino davanti casa”, è arrivato nelle librerie un delizioso racconto lungo: ”Vigilia di Natale” (pagg. 105, euro 9). Oggi viene presentato a Trieste nella Sala Baroncini delle Assicurazioni Generali, in via Trento 8 alle 17.30, dal professor Leonardo Buonomo. Francesca Campello leggerà alcune pagine del libro.