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RadioTV Capodistria: rischiano i programmi italiani (Il Piccolo 09 nov)

Il Consiglio di programma della Radiotelevisione di Slovenia ha approvato la bozza del Piano programmatico e finanziario dell’ente per il 2012, anche se il documento non ha ottenuto l’avvallo del Comitato dei programmi italiani di TV e Radio Capodistria. Il parere negativo del Comitato dei programmi minoritari non è vincolante, e il voto contrario del rappresentante della minoranza italiana nel Consiglio di programma della RTV, Maurizio Tremul, non è stato sufficiente per bocciare il documento, ma è comunque una chiara manifestazione del disagio per i tagli che incombono sulle due testate.

L’intera Radiotelevisione di Slovenia si trova in una situazione molto difficile, visto che recentemente è stata approvata una legge che limita fortemente gli spazi pubblicitari sulle emittenti pubbliche, e questo comporterà una riduzione delle entrate – a livello dell’ente – di almeno 3 milioni di euro nel 2012. I programmi italiani, però, sono già indeboliti da una serie di provvedimenti attuati negli anni passati, per cui lo spazio di manovra è ormai ridottissimo.

Ulteriori tagli ai finanziamenti, hanno spiegato Aljosa Curavic e Robert Apollonio, i caporedattori responsabili di Radio e Tv Capodistria intervenuti ai lavori del Comitato dei programmi, rischiano di portare alla soppressione di alcune trasmissioni, alla riduzione di altre e alla rinuncia a molte collaborazioni esterne. Il ruolo e la funzione dei programmi italiani di TV e Radio Capodistria, in queste condizioni, rischiano di essere fortemente ridimensionati. Per questo motivo, appunto, il Comitato dei programmi ha deciso di bocciare la bozza. È chiaro, ha rilevato Tremul, che tutti devono subire subire gli effetti di una crisi generalizzata, ma ci vuole più equità nel distribuire questo peso, anche perché i programmi minoritari hanno già dovuto fare parecchie rinunce negli ultimi anni. Nel 2012, invece, è prevista una riduzione del numero dei dipendenti proporzionalmente molto più drastica nel centro regionale di Capodistria che non a Lubiana.

Le istituzioni della minoranza, ha annunciato il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione italiana, avvieranno colloqui con il futuro governo sloveno per tentare di ottenere maggiori risorse, ma va condotta anche una battaglia interna alla Radiotelevisione di Slovenia affinché non si riducano ulteriormente i finanziamenti e non sia compromessa la produzione propria dei programmi italiani di TV e Radio Capodistria.

Franco Babich

“Il Piccolo” 9 novembre 2011

 

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