Si terrà ancora, per il 2023, la cerimonia a ricordo dei dipendenti del comune di Gorizia deportati durante i quaranta giorni di occupazione. Un momento che, negli anni, ha creato non solo proteste ma anche contromanifestazioni e che quest’anno ritornerà sabato 21 alle 11 nel municipio di Gorizia. A nome dell’amministrazione ci sarà l’assessore ai Grandi eventi, Arianna Bellan. Lo stesso giorno alle 15.30, nella chiesa del Sacrario di Redipuglia, sarà celebrata una santa messa per i caduti della Decima Flottiglia Mas.
Il giorno successivo, il 22 gennaio, si inizierà alle 10 con una cerimonia al Parco della Rimembranza a Gorizia e, alle 11, le onoranze in cimitero. Il sindaco, Rodolfo Ziberna, mette già le mani avanti: “È da decenni che, grazie al cielo, persone singole o associate si ricordano di rendere omaggio alle persone scomparse. Lo facciamo anche noi nei confronti delle persone scomparse a noi più vicine. Ci sono pertanto persone ed associazioni che rendono omaggio anche ai dipendenti comunali che hanno perso la vita solo per la loro italianità”, sottolinea il primo cittadino.
“Tra questi anche persone aderenti alla associazione X Mas – rimarca -. Senza alcuna distinzione di appartenenza etnica o politica il Comune, laddove informato e quando invitato, partecipa silente ai pochi minuti di omaggio ai propri ex dipendenti. Lo ha sempre fatto e continuerà a farlo. Mi auguro che anche gli infoibatori titini o persone singole o associate che si riconoscono in essi possano rendere omaggio ai nostri morti. Se invitato il Comune sarà presente. A mia conoscenza ad oggi non sono venuti”.
“Sono certo che il tempo consentirà anche a chi oggi specula su queste vittime o a chi inneggia ancora alle Foibe ed alla violenza potrà assumere un atteggiamento rispettoso della memoria”, conclude Ziberna. L’Anpi provinciale ha già annunciato, in ogni caso, che sarà presente con un presidio sempre sabato 21 gennaio alle 10.30 all’inizio dell’area pedonale di corso Verdi: “È sempre valido il messaggio dell’Anpi per quanto riguarda la condanna della manifestazione. Nessuno contesta il poter ricordati i caduti e indipendenti scomparsi ma quella che si svolge annualmente è un’altra storia”.
Ivan Bianchi
Fonte: Il Goriziano – 16/01/2023