Reazioni di personalità politiche croate sulla proposta di ripristino di toponomastica italiana a Zara, avanzata da Giovanardi.
Ana Lovrin ( HDZ / Comunità Democratica Croata): il fatto è, a dir poco, indecente.
E’ pur sempre ancora viva questa nostalgia d’Italia verso Zara. I rappresentanti dell’Amministrazione di Zara si recarono, a suo tempo, da Mesic, chiedendogli di riportare al suo collega italiano le nostre proteste, connesse con siffatte aspirazioni, per quanto queste si limitassero ad essere solo verbali.
La Croazia vanta gli “standard” più elevati nel rispetto delle minoranze nazionali, quella italiana compresa, e dunque questo girare all’indietro le ruote della storia, e cioè il ripristino delle denominazioni delle vie esistenti ai tempi dell’occupazione italiana risulta perlomeno indecente.
Ingrid-Anticevic-Marinovic ( SDP / Partito dei Rinnovamenti Democratici ): uno schiaffo al popolo croato.
Non tanto mi stupisce Giovanardi quanto il silenzio generale dei governanti in Croazia. Quando Ciampi conferì nel 2002 la Medaglia d’Oro a Zara italiana, il Governo di coalizione, per l’esattezza il ministro Picula, reagì aspramente. Demmo ad intendere quel che pensavamo dell’iniziativa ed ottenemmo di interrompere il procedimento di assegnazione dell’onorificenza all’Amministrazione del periodo fascista.
Paese piccolo, possiamo conservare il nostro prestigio con la coerenza dei principi. Che si restituisca alle vie zaratine la loro denominazione al tempo dell’occupazione italiana è idea che considero mattoide, uno schiaffo al popolo ed ai cittadini croati.
Đani Bunja ( HSP / Partito Croato del Diritto ): non passerà !
Mi è noto da tempo l’atteggiamento nostalgico di Giovanardi verso Zara. Nostalgia che posso addirittura comprendere, ma non ci sono le condizioni perché si realizzi il suo sogno circa la denominazione italiana delle vie.
A nome dell’HSP e mio personale, posso mandargli a dire che il suo sogno mai si trasformerà in realtà. Tante minoranze nazionali in Croazia godono di diritti superiori a quelli che loro spetterebbero in considerazione della loro numerosità.
Josip Vlahovic ( DSU / Unione Social Democratica ): dolente tema.
Zara rappresenta dolente tema nei rapporti fra la democratica Italia e l’odierna Croazia. So che l’Italia ufficiale non nutre nessuna pretesa verso Zara, ma esiste di là, nello scenario politico, chi vive l’ex Provincia del Regno d’Italia come perdita territoriale. Sono un grande ammiratore della cultura italiana, ma non anche del fascismo italiano.
Zara ha costituito storicamente centro di grandi interessi, dalla Repubblica di Venezia ai Turchi, che arrivarono sino all’entroterra, agl’Austriaci, agli Italiani …Tuttavia, nel contesto dell’Unione Europea, nella quale ci ritroveremo presto assieme, questi temi saranno visti da prospettive affatto diverse.
Zeljko Predovan ( HSLS/ Partito Croato Social – Liberale ) : qualcuno ha perso la testa.
Non saprei che dire. Può venire in mente solo a chi abbia perso la testa. Non so su che cosa Giovanardi fondi un’idea siffatta.
A me danno persino fastidio, in alcuni punti della città, quei restanti tombini della canalizzazione nelle quali sta scritto “ Comune di Zara “; figurarsi se, in città, sotto la denominazione croata delle vie, venissero apposte, parallelamente, anche quelle dei tempi dell’occupazione italiana.
Senol Selimovic
(courtesy MLH)