Dieci le sezioni che formano il percorso di “Réclame”, la mostra che si può visitare fino al 29 settembre nella sede della Fondazione Carigo, in via Carducci 2, a Gorizia. La prima è introduttiva; vi troviamo esempi dell’attività d’origine della Passero, ossia della sua attività tipografica: splendidi volumi, carte geografiche del territorio, cartoline illustrate. Se la seconda è volta ad omaggiare Antonio Bauzon, si può facilmente intuire il contenuto di quella avente per titolo “Il circo e il carnevale”: fra manifesti per lo più di dimensioni grandi, che arrivano dall’inizio del secolo ventesimo ai suoi anni Venti, troviamo quelli, eccezionali, di Pietro Antonio Sencig legati a spettacoli circensi come nel caso delle venute del Kludsky con gli immancabili animali oggi dai circhi praticamente scomparsi.
Molto ampia è la sezione successiva, che copre un lasso temporale dal primo Novecento ai Trenta, dedicata ai manifesti istituzionali realizzati per promuovere iniziative sportive, ippiche, cinofile, culturali in genere, con una grafica che si fa stilizzata, più moderno e meno descrittivo il tratto; ancora, non sfuggono ai manifesti, come in quelli dell’”Estate friulana”, i miti del tempo con gli aeroplani a segnare i cieli denotando un gusto per la descrizione, per l’illustrazione che comunque permane; quanto a Gorizia, i manifesti istituzionali rievocano la Grande Guerra e celebrano la Redenzione come nel caso di una splendida prova di Rudolf Saksida di cui ricorre il centenario della nascita; vi sono poi i manifesti del “Ritorno all’ordine” con il lettering che si fa immagine; vi sono pure manifesti per il cinema connotati da un gusto meno sofisticato, calendari aziendali e bozzetti pensati per la Cassa di Risparmio di Genova con evidenziati i primi salvadanai di ferro e i primi libretti mentre la Banca del
Friuli per reclamizzare l’attività sceglieva una tipologia di manifesti più tradizionale e che richiamava la vocazione rurale del suo territorio; infine, la sezione si conclude con esempi di manifesti legati alla promozione turistica che vedono, e per la prima volta, campagne volte a promuovere il territorio come nel caso di quelle commissionate da Iesolo, Lignano, Tolmezzo, e, soprattutto, Tarvisio.
Quindi è la volta della sezione che omaggia Pietro Antonio Sencig prima di quella legata ai manifesti réclamizzanti prodotti, quali, a esempio, il Sidol e il Lodis, di grandi fabbriche internazionali e nazionali come la milanese Breda che a Udine vantava una filiale.
Si passa poi all’omaggio a Tullio Crali e alla sezione dedicata alla donna, alla figura femminile nei manifesti di birre, dentifrici, cioccolatini e persino di un cognac medicinale consigliato da un’amorevole monaca.
Rivolta alla moda, maschile e femminile, è la sezione penultima ad anticipare la decima sulle “latte” che dimostra come la monfalconese Passero, poi Chiesa, nel dopoguerra avesse finito per specializzarsi nelle stampe appunto su latta a sostituire quelle su carta per diverse, più moderne e resistenti tipologie pubblicitarie.
Ingresso gratuito, orario apertura dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato la domenica e i festivi dalle 10 alle 19. Chiuso il lunedì. Per informazioni telefono 0481 – 537111.
Alex Pessotto
“Il Piccolo” 28 marzo 2013