È stato approvato oggi, con voto unanime del Consiglio regionale piemontese, il disegno di legge 123 «Alienazione degli alloggi di edilizia sociale riservati ai profughi». Sono essenzialmente due le tipologie d’intervento previste per l’assistenza ai profughi d’Istria, Fiume e Dalmazia, risalenti alla legge 137 del 4 marzo 1952.
Il primo intervento prevedeva la costruzione a spese dello Stato di alloggi a carattere popolare per la sistemazione dei profughi ricoverati nei centri di raccolta, mentre il secondo riservava a favore dei profughi di un’aliquota del 15% degli alloggi costruiti e assegnati dagli Istituti autonomi delle case popolari, dall’UNRRA Casa (United Nations Recovery Rehabilitation Administration/Comitato Assistenza ai Senzatetto) e dall’INCIS, Istituto nazionale case impiegati dello Stato.
«Ringrazio il relatore Carossa e tutti i consiglieri per l’approvazione di questo disegno di legge che riconosce a tutti coloro che sono profughi italiani assegnatari di edilizia residenziale pubblica il diritto di acquisto di alloggi nell’ambito piemontese- ha dichiarato il Vice presidente della Regione, Ugo Cavallera -. Con questo intervento chiudiamo il percorso propositivo intrapreso con la rappresentanza dei profughi, confermando l’atteggiamento solidale della Giunta regionale».
La legge si rivolge anche ai familiari conviventi dei profughi assegnatari degli specifici alloggi delle Agenzie territoriali per la casa. Gli aventi diritto avranno una scadenza fissata per la presentazione della domanda di acquisto ad un prezzo ridotto rispetto al costo di costruzione originario. Complessivamente sono 360 gli alloggi di edilizia sociale ricompresi nella legge approvata oggi.
(fonte ITL/ITNET / 14 settembre 2011)