di Antonella Fadda
A notte fonda il sindaco fa marcia indietro sulla delibera che cancella via delle Foibe a Montecchio, riscuotendo l’approvazione dell’opposizione e gli applausi degli esuli dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, presenti in sala all’ultimo e dibattutto consiglio comunale del 2008, terminato all’una e trenta di ieri.
La strada, una traversa di via Calesella ad Alte, non cambierà la denominazione in una più generica via Martiri Giuliano-Dalmati, senza alcun contesto storico. Maurizio Scalabrin ha accolto la richiesta avanzata in consiglio dalle minoranze ed ha deciso di annullare la delibera di Giunta, che nei giorni scorsi ha acceso polemiche anche a livello nazionale finendo sul tavolo del segretario nazionale del Pd, Walter Veltroni, a firma dell’associazione degli esuli giuliano-dalmati.
«La nostra decisione di cambiare nome alla via è stata un po’ superficiale – ha ammesso Maurizio Scalabrin, che a quanto si vocifera è stato contattato da Veltroni -. Sono pronto ad annullare la delibera e a riportare l’argomento in Giunta per ripristinare la prima denominazione della via cittadina dedicata alle Foibe». Continua: «Non immaginavo tali ripercussioni. Avrei dovuto esaminare più a fondo la questione, ma quando mi è stata sottoposta la richiesta del cambio nome non sono stato adeguatamente informato».
Già lunedì scorso la nuova delibera "riparatrice" era sul tavolo del sindaco. Spiega Scalabrin: «Ma non ho voluto nascondere le mie responsabilità alla città, chiarendo la vicenda nel corso di una discussione pubblica». Il primo cittadino ha anche chiesto che la polemica politica giunga ora ad una definitiva conclusione, con l’impegno dell’amministrazione a rendere onore alle migliaia di italiani uccisi nelle voragini naturali disseminate sull’altopiano del Carso e dell’Istria.
Al termine della comunicazione del sindaco, il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Peripoli, ha osservato: «Il sindaco è stato fuorviato da informazioni non esaurienti ed esaustive riguardo la discussione avvenuta precedentemente in commissione toponomastica». D’accordo anche Graziano Meneghini di Vivi Montecchio: «Dobbiamo uscire da questa seduta del consiglio tutti uniti. Le Foibe rappresentano una pagina drammatica della nostra storia che non possiamo dimenticare».
L’ASSOCIAZIONE
Il sindaco ci ripensa e il presidente provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), Domenico Obrietan, prende atto della decisione congratulandosi «per l'onestà intellettuale di Scalabrin, nel momento in cui ammette il grave errore commesso e si scusa pubblicamente con la comunità giuliano-dalmata».
«Siamo lieti che il sindaco si sia impegnato ad attivare l’amministrazione comunale per promuovere eventi per la divulgazione e la conoscenza di quel tragico periodo storico». Stasera, in sala civica ad Alte alle 20,30, l’associazione ha organizzato la presentazione del libro di Marco Pirina, "1943-1956 dalle Foibe all’esodo. Plaude anche An alla decisione del sindaco e propone alle scuole di discutere della dolorosa storia delle foibe. L.D.