Si è tenuto venerdì scorso, nella prestigiosa Sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna, il convegno intitolato “Dantismo e Irredentismo”, a coronamento delle iniziative cittadine proposte quest’anno per il consueto Settembre Dantesco. La giornata ha preso spunto dagli avvenimenti del 13-14 settembre del 1908, quando una folta delegazione di circa ottocento persone giunse a Ravenna da Trieste, Pola e Fiume per consegnare la preziosa ampolla cesellata da Giovanni Mayer da porre sulla tomba di Dante. I 25 chilogrammi d’argento utilizzati dallo scultore erano stati raccolti grazie alle generose donazioni della popolazione. L’iniziativa seguiva quella della Società Dante Alighieri di Firenze, che nel 1907 aveva posto sulla tomba una preziosa lampada votiva e gli irredenti di Trieste, Gorizia, Istria e Dalmazia avevano bandito un concorso per un’ampolla che contenesse l’olio per alimentare la lampada.
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