Ricordata ad Arsia la strage mineraria del 28 febbraio 1940

Con 185 rintocchi della campana “Alma Mater Dolorosa”, collocata da qualche anno nella piazza principale di Arsia, si è conclusa la prima parte del programma con il quale venerdì scorso nella cittadina mineraria dell’Istria orientale è stato celebrato l’85° anniversario della tragedia avvenuta nell’ex miniera di Arsia il 28 febbraio del 1940. A perdervi la vita furono ben 185 lavoratori, ai quali dal 2007 si dedica una commemorazione avviata anche con lo scopo di far conoscere a un pubblico più vasto la sciagura, a lungo sottaciuta e causata, come confermato negli anni scorsi, innanzitutto dalla negligenza dei responsabili della stessa miniera.

Avendo Arsia all’epoca fatto parte del suolo italiano, la disgrazia viene ricordata anche come il disastro minerario più grande nella storia d’Italia. Le 185 vittime, perite in seguito a un’esplosione avvenuta nelle gallerie minerarie di Arsia verso le 4.45 di quel tragico mercoledì, sono state salvate dall’oblio grazie all’iniziativa e all’impegno del Circolo di cultura istroveneta “Istria” di Trieste e della Comunità degli Italiani “Giuseppina Martinuzzi” di Albona. […]

Il resoconto delle commemorazioni continua sul sito della testata fiumana La Voce del Popolo:

https://lavoce.hr/cronaca/cronaca-istriana/arsia-una-tragedia-che-e-insegnamento

Foto: La Voce del Popolo
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