I lavori dell’aula di Montecitorio stanno per venire sospesi per la consueta interruzione in concomitanza con il Ferragosto e quindi l’On. Nicole Matteoni ha ritenuto opportuno commemorare già nel corso della seduta del 4 agosto scorso della Camera dei Deputati l’attentato di Vergarolla.
La più cruenta strage nella storia dell’Italia repubblicana è in effetti avvenuta il 18 agosto 1946 sulla spiaggia in cui decine di famiglie polesane si erano riunite per assistere alle gare della Coppa Scarioni; elementi provenienti dai ranghi dell’Ozna, la polizia segreta del dittatore comunista jugoslavo Tito, avrebbero però fatto esplodere un limitrofo deposito di mine disinnescate provocando una carneficina.
«65 furono le vittime identificate, ma dai resti fatti a pezzi e resi irriconoscibili dalla violenza dell’esplosione si calcola che i morti furono almeno un centinaio tra cui numerosi bambini» ha ben ricordato la deputata triestina, che ha poi evidenziato pure l’impegno profuso dal dottor Geppino Micheletti. L’esperto chirurgo avrebbe operato ininterrottamente per 24 ore, salvando vite umane e «nonostante già sapesse che tra i morti c’erano pure i suoi figli di 5 e 9 anni».
La rappresentante di Fratelli d’Italia ha, infine, auspicato che le istituzioni dedichino maggiore attenzione nel ricordare una pagina così tragica nella storia repubblicana.
Lorenzo Salimbeni