Martedì 17 maggio ricorrevano 102 anni dalla nascita di Norma Cossetto, un simbolo con il suo martirio delle sofferenze patite dagli italiani del confine orientale nella fase finale della Seconda guerra mondiale per mano dei partigiani comunisti jugoslavi facenti capo a Josip Broz “Tito”.
Per ricordare la giovane studentessa istriana il comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, insieme all’Archivio Museo Storico di Fiume ed all’Associazione per la Cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio, ha presentato presso la Casa del Ricordo di Roma il romanzo “Il quadro di Norma” (EdiCusano, Roma 2020) di Giuseppina Mellace [nella foto d’apertura a sinistra assieme a Donatella Schürzel – presidente Anvgd Roma – e Marino Micich – direttore del Museo fiumano -]. Vincitrice di alcuni premi letterari, quest’opera ricostruisce la tragica vicenda di Norma Cossetto infoibata nella notte tra il 4 ed il 5 ottobre 1943 a Villa Surani da partigiani comunisti jugoslavi che l’avevano precedentemente violentata.
Condividiamo, infine, la “Cantata per Norma Cossetto”, musica del Maestro Luigi Donorà, venuto recentemente a mancare, e testo di Luca Dorizzi, eseguita a Torino nel dicembre scorso nell’ambito del progetto del Circolo dei Lettori “Identità oltre confine”, sostenuto dall’assessorato all’Emigrazione della Regione Piemonte.