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Ricordo, una tappa alle foibe slovene (Il Piccolo 04 feb)

di DANIELE BENVENUTI

Un programma articolato e frutto di un lavoro di squadra «bipartisan». Le celebrazioni dedicate al «Giorno del ricordo» nascono da una costruttiva sinergia che vede Comune e Provincia di Trieste in qualità di realtà coordinatrici degli eventi, a loro volta proposti da associazioni e realtà legate al mondo degli  esuli istriani, fiumani e dalmati.

Intanto, approfittando della vetrina, l’Unione degli istriani ha anticipato l’intenzione di visitare nelle prossime settimane una foiba della vicina Repubblica di Slovenia. Dopo i problemi verificatisi nel 2008 e le successive polemiche, questa volta sono già state spedite alcune lettere ai vertici di Lubiana per fissare senza il rischio di attriti internazionali la data di una cerimonia che coinvolgerà anche sacerdoti italiani e sloveni.

Presentata ieri mattina nella sala Giunta del palazzo municipale, intanto, la serie di appuntamenti che troveranno il loro culmine nella cerimonia solenne di martedì prossimo ai piedi del monumento nazionale della Foiba di Basovizza. L’assessore comunale Franco Bandelli (con delega al Coordinamento eventi) ha sottolineato «il lavoro svolto da Comune e Provincia insieme al Comitato per i Martiri delle Foibe e alle altre forze coinvolte. Ne esce un dettagliato programma – ha sottolineato – per valorizzare gli effetti di una legge 92 del 2004 che ha consentito di estendere il processo di pacificazione e di ricordare vittime troppo spesso trascurate». Concetti ribaditi anche dalla presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Porpat, che ha parlato di «importante punto d’arrivo per il mondo istituzionale e politico. E’ doveroso ricordare una data così fondamentale per la nostra storia, ringraziando la tenacia e l’operosità del mondo associazionistico».

Presenti all’incontro i presidenti del Comitato per i martiri delle Foibe e della Lega nazionale, Paolo Sardos Albertini, dell’Unione degli istriani, Massimiliano Lacota, dei Giuliani nel mondo, Dario Locchi, dell’Associazione delle Comunità istriane, Lorenzo Rovis, del Libero Comune di Zara in esilio, Renzo de Vidovich, e dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Renzo Codarin. Ospiti anche alcuni rappresentanti dell’Ana, guidati dal presidente Gianpiero Chiapolino.

Entrando nello specifico, il ciclo delle iniziative si aprirà già venerdì pomeriggio «quando – ha ricordato Massimo Greco, assessore comunale alla Cultura – l’Irci inaugurerà il Civico museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata in un immobile municipale di via Torino». Martedì, oltre alla cerimonia di Basovizza (per accedere alla quale è previsto un servizio bus riservato a oltre 200 studenti e alle persone con difficoltà deambulatorie), è anche in programma alle 15.30, nel palazzo del Consiglio regionale, la presentazione di un libro e un video di Luigino Vador. Alle 17.30, al teatro Verdi, concerto lirico sinfonico dell’Orchestra filarmonica e del Coro del Verdi.

Nello stesso giorno, al Quirinale, il presidente della Repubblica conferirà 34 medaglie ai parenti di altrettanti infoibati. Altri dieci riconoscimenti saranno invece conferiti dal prefetto di Trieste durante una cerimonia nel palazzo del governo in piazza Unità d’Italia. Dal 7 al 10 febbraio, inoltre, il centro di documentazione della Foiba di Basovizza sarà aperto dalle 10 alle 18 mentre il campo raccolta profughi di Padriciano dalle 10 alle 16.

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