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Rigassificatore a Veglia, sì dell’Europa – 16ott13

Se la Commissione europea ha fatto sparire la località di Zaule quale sito per il rigassificatore in Alto Adriatico, non così si è comportata nei riguardi del terminal metanifero di Castelmuschio (Omisalj), isola di Veglia, inserito nell’elenco dei 248 progetti prioritari per le connessioni energetiche.

Una bella notizia per coloro che spingono a favore del rigassificatore isolano in quanto l’essere presenti nella lista dei progetti per l’energia è la condizione principale per candidarli all’ottenimento di fondi comunitari, ossia al cofinanziamento che prevede lo stanziamento di 5 miliardi e 850 milioni di euro entro la fine di questo decennio. La Croazia ha visto inserito l’impianto Lng vegliota nella lista Ue, che comprende anche altre strutture da approntare nell’ex repubblica jugoslava. Il rigassificatore di Castelmuschio è comunque il maggiore progetto presentato dalla parte croata, da realizzare in tre fasi.

La prima riguarderà la costruzione di un terminal off shore e dunque in mare, con serbatoi ed evaporatori che potranno garantire annualmente la movimentazione da uno a due miliardi di metri cubi di gas. Per quanto attiene alla seconda fase, i rigassificatori (evaporatori) saranno sistemati sulla terraferma, mentre i serbatoi continueranno ad essere off shore. In quel caso la capacità sarà di due o tre miliardi di metri cubi.

L’ultima e terza fase del progetto vegliota comporterà il posizionamento sulla terraferma di serbatoi ed evaporatori e dunque di tutto il terminal, che potrà così movimentare ogni anno da quattro a sei miliardi di metri cubi. Il progetto comprende anche l’approntamento dei gasdotti Zlobin (Fiume)–Bosiljevo–Sisak–Kozarac–Slobodnica e Castelmuschio–Zlobin–Rupa–Kalce, località quest’ultima situata in Slovenia. In caldo anche il progetto del gasdotto Castelmuschio–Casal Borsetti, in Romagna. Va rilevato che lo studio di impatto ambientale per il rigassificatore quarnerino è già stato redatto ed ora si attende il dibattito pubblico.

Nei mesi a venire, lo Stato croato dovrebbe acquistare un lotto di terreno appartenente all’azienda petrolchimica Dina di Castelmuschio, attualmente ipotecato dalla Hypo Bank e destinato al futuro rigassificatore. I lavori di costruzione dovrebbero cominciare non prima dell’ inizio del 2015 e protrarsi per tre anni, con investitore ancora da definire. La Commissione europea controllerà sia la costruzione del megaimpianto, sia in precedenza il rilascio dei vari permessi.

Andrea Marsanich
www.ilpiccolo.it 16 ottobre 2013

 

 

 

Il piano del rigassificatore di Veglia (foto www.imageshack.us)

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