Anche l’organizzazione ambientalista Greenpeace si è mobilitata per monitorare la situazione ambientale a Pola.
La piattaforma estrattiva del metano “Diana D” era stata affondata dal maltempo a fine 2020 al largo del capoluogo istriano ed il suo relitto rappresenterebbe una bomba a orologeria capace di devastare l’ambiente marino circostante.