L’imbarcazione Klizia ha completato il suo meraviglioso viaggio nella storia ed ora è ormeggiata sul molo Istria, a Trieste, in attesa della grande festa che si compirà domenica 8 ottobre in occasione della 55^ Barcolana.
«Dopo un lungo viaggio che ha toccato le coste italiane e francesi, durante il quale abbiamo incontrato tantissime persone alle quali abbiamo potuto raccontare il nostro progetto» ci dice Federico Marongiu, uno degli organizzatori del progetto e figlio di Giulio, proprietario e Comandante dell’imbarcazione partita il 30 luglio da Fertilia, in Sardegna «siamo giunti in Adriatico, per ricongiungere la nostra comunità con le Terre dei Padri, abbandonate ormai oltre settant’anni fa».
Il magnifico viaggio del Klizia, infatti, è stato ispirato proprio dalla volontà di ricongiungere simbolicamente questi fili, che rappresentano le radici di tante famiglie che sono state capaci, con il duro lavoro e con il rispetto, la dignità ed i profondi valori che ne erano alla base, di costruire un vero e proprio esempio di INCLUSIONE e di RESILIENZA, così come viene oggi chiamata la capacità di ricostruire una vita da zero, partendo dalle ceneri di una guerra e di un esodo drammatico.
«Le tappe di Ferrara e Venezia sono state un tributo alla comunità di coloni giunti nella Nurra Algherese, allora paludosa e malsana, che essi hanno trasformato in una pianura fertile e rigogliosa» ci racconta Giuseppe Bellu, di padre sardo e madre veneta «hanno lavorato tantissimo e grazie alla loro esperienza ed alla grande determinazione, sono riusciti a trasformare in realtà l’auspicio che stava alla base del nome Fertilia».
Il viaggio del Klizia è stato però anche il viaggio intimo di Giulio Marongiu, esule da Pola, città che abbandonò all’età di 8 anni, nella quale non aveva più fatto ritorno fino ad ora.
Giulio, che in questo viaggio rappresentava tutti gli esuli sparsi per il mondo che non hanno mai più rivisto la terra in cui sono nati, ha chiuso un cerchio, all’età di 85 anni, che gli ha permesso di ritrovare all’interno delle sue memorie tante immagini e tanti momenti che l’oblio degli anni aveva nascosto, ma mai cancellato.
Un viaggio che ha rappresentato anche il passaggio di testimone, tra tre generazioni, con l’auspicio che la lezione di Dignità, di Forza e di Coraggio della generazione che ci ha preceduti possa essere di esempio per le nuove generazioni.
«L’arrivo in Istria è stato per me un momento emozionante» ha raccontato il Comandante Giulio «prima l’arrivo a Trieste, Città simbolo per noi esuli. Poi Muggia, quindi Capodistria e Pirano. Un crescendo di emozioni man mano che mi avvicinavo a Pola. Poi l’arrivo a Rovigno, con il Klizia accompagnato dalle Batane ed accolto sul molo dal canto dei “Bitinaduri”. Poi infine Pola, la mia Città natale. Sono stato travolto dall’emozione, soprattutto quando ho abbracciato i miei nipoti, che mi hanno voluto accompagnare tra le vie del centro storico in cerca della casa in cui ho vissuto la mia infanzia».
Il viaggio del Klizia, con il suo equipaggio, ha ottenuto però un altro importante risultato, che va oltre la dimensione umana, ed intima, quello di aver saputo far convergere attorno a sé tantissime energie che, prima d’ora, erano slegate tra loro. La collaborazione delle maggiori Associazioni degli esuli italiani, insieme all’Unione Italiana ed alle varie Comunità ed Associazioni che raggruppano gli italiani oltre i confini, insieme, hanno infatti dimostrato che uniti si vince e si possono raggiungere risultati importanti.
Il Progetto Ritorno alla Terra dei Padri, che ha ottenuto l’importante partnership della RAI, il logo della Guardia Costiera, i Patrocini Istituzionali del Senato, della Camera, della Regione Sardegna, della Regione Lazio, dei Consigli Regionali del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna, di numerosi Comuni, e che ha potuto contare sul sostegno importante della Fondazione Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari, della Fondazione Decima Regio Olga e Raimondo Curri, della Cantina di Santa Maria la Palma (Main Sponsor), della nuova compagnia aerea Aeroitalia e di Autonoleggi Demontis (Travel Partners) e di numerosi altri soggetti fra cui Acqua Smeraldina, NOX Oceani, il Consorzio del Porto di Alghero, Assonautica Nord Sardegna e l’Oleificio San Pasquale, sarà inoltre raccontato in un Film, realizzato dalla Time Multimedia e diretto dal regista Igor Biddau. Questo importante risultato, reso possibile in particolare grazie al supporto dell’A.N.V.G.D., al CDM (Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Istriana Fiumana e Dalmata) e del Comune di Alghero, è in grado di portare questa meravigliosa esperienza oltre la rotta compiuta dal Klizia, consentendo in particolare di conoscere i contenuti principali di una esperienza che, per i giovani in particolare, può rappresentare un esempio di come si deve lavorare per trovare i motivi dello stare insieme per costruire un futuro di pace e di vero spirito europeo.