Ritorno alla Terra dei Padri, un viaggio da film

Il meraviglioso viaggio del Klizia continua a far parlare di sé.

La navigazione alla ricerca delle proprie radici che un gruppo di esuli giuliano dalmati ha compiuto lo scorso anno sarà protagonista del film “Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri” firmato dal regista Igor Biddau e prodotto da Time Multimedia di Gianluca Vania Pirazzoli.

La pellicola della durata di circa 65 minuti racconta la lunga navigazione che ha portato lo scafo partito lo scorso 30 luglio da Alghero ad attraversare oltre 800 miglia, congiungendo 30 città, unite a Fertilia da legami storici inscindibili, che raccontano la nascita della comunità della città giuliana di Sardegna.

Tra le tappe di maggiore rilievo vi è sicuramente Ferrara, terra da cui giunsero negli anni ’30 i coloni del Polesine che bonificarono le terre paludose e pietrose della Nurra algherese, allora infestata dalla malaria.

Subito dopo l’equipaggio ha raggiunto Chioggia, porto da cui, nella primavera del 1948, partirono 13 pescherecci su cui navigavano 53 famiglie di pescatori istriani diretti in questa “terra promessa”, chiamati da Don Francesco Dapiran, parroco che si innamorò per primo delle coste carsiche e del mare che tramontava ad occidente, accanto al promontorio di Capo Caccia.

Quindi Venezia, Città simbolo dell’Adriatico di cui Fertilia porta evidenti i simboli, rappresentati dal Leone Marciano e dal campanile della Chiesa intitolata a San Marco.

In seguito Trieste, capitale morale dell’esodo giuliano-dalmata, città che ormai da anni ospita numerose iniziative organizzate dall’Associazione Egea di Fertilia.

Il viaggio ha poi raggiunto l’Istria. Dapprima Muggia, ultima città italiana di quella regione.

L’imbarcazione comandata da Giulio Marongiu, esule da Pola trapiantato a Fertilia, ha quindi superato i confini nazionali raggiungendo dapprima Capodistria e subito dopo Pirano, uniche tappe nel litorale adriatico della Slovenia, per poi dirigersi a Rovigno e Pola, principali città istriane della Croazia.

 

Un viaggio, quello del Klizia, che ha suscitato un grande interesse, anche grazie all’importante supporto della Rai, Media Partner del progetto.

Ora, a distanza di quasi un anno dalla partenza, questo meraviglioso viaggio continua ancora a far parlare di sé grazie ad un libro che racconta l’esperienza vissuta dall’equipaggio giuliano (Rotta 230°- Ritorno alla Terra dei Padri – Diario di Bordo, scritto da Mauro Manca – PanoramiKa Editrice Alghero). Sarà però soprattutto il Film, pregevolmente realizzato dal regista di origini sarde Igor Biddau, a permettere a questo viaggio di poter continuare a regalare emozioni, offrendo a tanti telespettatori la possibilità di rivivere questa incredibile avventura, ricca di valori e di vicende umane che hanno tanto da insegnare alle giovani generazioni.

Il lungometraggio, ha avuto come protagonisti Giulio Marongiu, il figlio Federico, Mauro Manca, Direttore dell’Ecomuseo Egea e Giuseppe Bellu, membri dell’equipaggio, oltre a Federica Picone, che ha interpretato la Sirena ispiratrice che ha condotto Giulio nel suo ritorno alla terra natia, è stato scritto da Igor Biddau e Mario Audino, mentre per la voce narrante è stato scelto Roberto Pedicini, uno dei migliori doppiatori italiani.

Del Cast hanno fatto parte Andrea Vangelisti, produttore esecutivo, Raffaella Afeltra, direttore di produzione, Daniele Diana, direttore della fotografia, Virginia Salzedo, che ha realizzato le riprese subacquee, Matteo Castelli e Florence le Pavec, fotografia aggiunta, Valeria Brandano, fotografia antropologica, Antonella Fini, costumista, Andrea Campus, fonico, e Michele Gagliani, assistente alla fotografia.

Le riprese sono iniziate a Fertilia, in occasione della partenza del Klizia, ed in seguito la troupe ha raggiunto l’imbarcazione a Gaeta, per poi proseguire a Ferrara, Chioggia, Venezia, Rovigno e Pola, mentre Giuseppe Bellu ha girato le immagini durante la lunga navigazione, carpendo alcuni tra i momenti più significativi del viaggio.

Grazie a questo viaggio, destinato a rimanere nella memoria, sarà possibile far conoscere un meraviglioso esempio di resilienza e di inclusione, quale è stato certamente Fertilia, ma più in generale la caratteristica di una intera comunità, quella degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, che ovunque nel mondo si è distinta per la sua grande forza e per la capacità di ricostruire una vita all’indomani della grave tragedia che l’ha colpita.

Il Film, che è stato iscritto al Festival del Cinema di Venezia, verrà presentato in prima nazionale a Fertilia il prossimo 21 settembre, nel corso di una tre giorni organizzata congiuntamente dalle associazioni che operano nella Città di Fondazione, alla quale parteciperanno i rappresentanti delle Città in cui il Klizia è approdato lo scorso anno, in modo da mantenere vivi i legami costruiti durante il viaggio.

Ufficio Stampa Associazione Egea – Una Luce sulla Memoria 

 

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