La notizia di un vile atto vandalico contro il Ricordo degli esuli istriani, fiumani e dalmati ci giunge dal segretario generale della Società di Studi Fiumani, Marino Micich, che – avvisato da un socio – è accorso oggi nella sede della Casa del Ricordo, inaugurata appena il 5 febbraio scorso alla presenza del presidente della Ragione Lazio Zingaretti. «Il portone d’ingresso della Casa del Ricordo dell’esodo istriano, fiumano e dalmata è stato imbrattato con vernice bianca e scritte offensive nonché danneggiati la targa e il citofono a colpi di martellate. L’Ufficio decoro di Roma Capitale ha provveduto a rimuovere la vernice già alle ore 10,00 di questa mattina. I danni alla targa e al citofono sono in corso di riparazione», ha dichiarato Micich. «Il 10 Febbraio è appena passato ma l’intolleranza è sempre in agguato» ha commentato il rappresentante della Società di Studi Fiumani che condivide con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia la gestione della Casa del Ricordo.
Nella fotografia la scritta oltraggiosa sulla facciata della Casa del Ricordo (foto www.roma.repubblica.it)