Siglata finalmente ieri, 10 aprile, tra Roma Capitale – Dipartimento della Cultura, Anvgd e Società di Studi Fiumani la convenzione – della durata di tre anni rinnovabile per altri tre – con la quale il Comune concede alle due istituzioni dell’esodo la «Casa del Ricordo», sita nel cuore della città storica, in Via di San Teodoro. Giunge così a termine il lungo e complesso iter che ha visto impegnate le due associazioni sin dalla precedente Giunta Alemanno, e che oggi dunque vede riconosciuto a tutti gli effetti il ruolo e la rilevanza storici degli enti preposti alla conservazione e alla divulgazione della storia della regione giulia.
La valorizzazione del patrimonio archivistico
«Il Dipartimento Cultura – Roma Capitale – si legge tra l’altro nel testo della convenzione –, in attuazione dei propri fini istituzionali, è impegnata a salvaguardare e diffondere la storia culturale, politica e sociale dell’Italia contemporanea; [premesso] che con Legge n. 92/2004 è stato istituito il Giorno del Ricordo con l’obiettivo di richiamare ogni 10 Febbraio alla memoria quei dolorosi eventi ma, nel contempo, anche i valori di identità nazionale a cui gli esuli istriani, fiumani e dalmati sono particolarmente legati; che proprio a partire da tale data, Roma Capitale dedica annualmente ampi spazi per commemorare le vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata; che la Società Studi Fiumani e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia possiedono importanti Archivi costituiti da materiale documentario, fotografico, bibliografico e filmografico riferito al periodo storico richiamato; che, al fine di favorirne la massima fruizione, dette Associazioni, rappresentative sul territorio nazionale degli italiani profughi dell’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia al termine della seconda guerra mondiale, hanno chiesto la disponibilità di uno spazio adeguato alla raccolta e valorizzazione e fruizione del materiale documentario dalle stesse raccolto al fine di divulgare la loro storia e presenza a Roma e nel Lazio; che per attuare le azioni di valorizzazione e diffusione sopra indicate, le Associazioni rendono disponibili i loro Archivi alla città per il tramite del Dipartimento Cultura di Roma Capitale nell’istituita “Casa del Ricordo”, individuata nei locali di proprietà di Roma Capitale in via di San Teodoro; la “Casa del Ricordo” sarà un luogo destinato all’attuazione di programmi e iniziative specifiche quali: promozione e organizzazione di mostre, convegni, studi; organizzazione di viaggi nei luoghi della memoria; organizzazione di manifestazioni celebrative sia nel territorio di Roma Capitale, sia nelle località giuliane, dalmate ed istriane, in occasione del 10 febbraio “Giorno del Ricordo”. A tali fini il Dipartimento Cultura manterrà il coordinamento organizzativo e gestionale delle iniziative attraverso la costituzione di un “Comitato di programmazione e gestione delle attività culturali della Casa del Ricordo”. Del Comitato faranno parte, tra gli altri: il direttore/dirigente del Dipartimento Cultura in qualità di presidente; il funzionario responsabile dell’Ufficio Casa del Ricordo; il legale rappresentante della Società Studi Fiumani o suo delegato; il Legale rappresentante l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia o suo delegato; uno storico del Novecento italiano accreditato presso un ateneo europeo.
Il Comitato valuterà e garantirà la qualità culturale e scientifica e l’opportunità di realizzazione delle proposte pervenute attraverso un accurato processo di selezione, con alcuni fondamentali criteri di massima: le proposte culturali dovranno essere di alto profilo scientifico e culturale; non avere finalità commerciali; non avere carattere pornografico, razzista, discriminatorio; non fare attività di propaganda partitica o elettorale.
Le finalità
«Le finalità della “Casa del Ricordo” – si legge sempre nella convenzione – sono: raccontare l’esodo e quindi l’arrivo degli esuli e delle loro famiglie nelle città italiane, con particolare riferimento a Roma; promuoverne la conoscenza, soprattutto presso le nuove generazioni; agevolare la consultazione pubblica del patrimonio disponibile, anche attraverso l’unificazione telematica degli Archivi presenti nella Casa e di quelli posti in sedi collegate; proporsi come nodo di rete per istituzioni nazionali analoghe.
La funzionalità della Casa
La Casa garantirà almeno 18 ore di apertura settimanale. Gli archivi e la biblioteca delle Associazioni dovranno essere consultabili dal pubblico almeno tre giorni alla settimana attraverso la presenza di proprio personale. La chiusura estiva è effettuata nel mese di agosto.
Hanno sottoscritto la Convenzione, per il Dipartimento Cultura il direttore, Maria Cristina Selloni, per l’Anvgd la presidente del Comitato di Roma Donatella Schürzel, per la Società di Studi Fiumani il suo presidente, Amleto Ballarini.
red.