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Roma: le radici dei giuliani in mostra (Il Piccolo 10 mar)

di UGO SALVINI

Dopo aver completato un percorso che, nell'arco di un quinquennio, ha toccato tre continenti, dalle Americhe all'Australia e all'Africa, la mostra itinerante intitolata «Con le nostre radici nel nuovo millennio» torna in Italia. Promossa, organizzata e inaugurata nel 2004 dall'Associazione Giuliani nel mondo, la rassegna, visitata da migliaia di emigrati, appartenenti alla sessantina di Circoli distribuiti dal Canada al Sud Africa, dall'Argentina a Sidney, approderà domani a Roma, in una sede particolarmente prestigiosa, la sala delle Colonne di palazzo Marini, messa a disposizione dalla presidenza della Camera, per essere nuovamente presentata. «Con questo evento – ha spiegato ieri Dario Locchi, presidente dell'Associazione Giuliani nel mondo – chiudiamo virtualmente un cerchio che accomuna tutti gli emigrati partiti dalle nostre terre negli anni immediatamente successivi alla conclusione del secondo conflitto mondiale».

L'appuntamento di domani è stato allestito di concerto con l'Associazione che raggruppa i triestini e i goriziani di Roma e con la Regione Friuli Venezia Giulia. «La prima inaugurazione risale esattamente a cinque anni fa – ha detto Dario Rinaldi, curatore della mostra – e che fissammo proprio nel marzo del 2004, per ricordare, a distanza di mezzo secolo, la partenza da Trieste della prima nave di emigranti».

Dopo la presentazione di domani, la mostra sarà allestita nella sala parrocchiale dedicata alla memoria di Massimiliano Kolbe. «Situata – ha sottolineato Rinaldi – in quello che nel frattempo è diventato un vero e proprio rione giuliano dalmata della capitale». La cerimonia di palazzo Marini si svolgerà con il patrocinio delle Province di Trieste e Gorizia, dei Comuni di Roma, Trieste e Gorizia e dell'Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, oltre che on la collaborazione della Regione. Rinaldi e Locchi hanno voluto sottolineare che «la mostra non è e non vuole essere un museo itinerante, che guarda al passato, ma un'occasione di riflessione sulle caratteristiche del tutto speciali della migrazione partita dalle nostre terre, che permetta di osservare il futuro e le prospettive delle genti giuliane nel mondo». In particolare, Rinaldi ha parlato, riferendosi alla più stretta attualità, di «nuova emigrazione di tipo professionale, che riguarda soprattutto i giovani. Oggi i figli e i nipoti degli emigrati degli anni '50 si spostano per motivi di lavoro o di ricerca di un'occupazione compatibile con le loro capacità. Sta sorgendo – ha aggiunto – una nuova esigenza, quella di raggrupparli, nelle varie città di destinazione, nell'ambito di Circoli che ricalchino lo scherma di quello sorti nei decenni fra i più anziani».

Oggi i Circoli sono una sessantina: il gruppo più numeroso è quello australiano, continente nel quale se ne conta una ventina, seguito da quello dell'Argentina, dove i Circoli sono una quindicina, e dal Canada, con sette. Molti di loro sono raccolti nell'ambito di federazioni di Paese o di continente.

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