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Rovigno, una guida alla ricchezza storica, culturale e identitaria – 17set13

In occasione del 56.esimo raduno della “Famìa Ruvigni∫a”, che quest’anno si tiene a Rovigno dal 13 al 17 settembre al Centro multimediale è stato presentato il libro “Rovigno d’Istria: guida storica artistica e culturale” di Gabriele Bosazzi, edita dalla “Famìa Ruvigni∫a”.

A salutare il pubblico, le autorità e gli ospiti presenti in sala a nome della Comunità degli Italiani è stata Orietta Moscarda Oblak, responsabile del settore culturale del sodalizio. “È un volume scritto non solo con competenza, ma soprattutto con il cuore. È una guida soltanto nell’impostazione, nel contenuto è frutto di consultazione di fonti bibliografiche, orali e documenti con nozioni sulla storia, sull’arte e sulla cultura della città ed è un pregevole contributo alla cultura rovignese rivolto non solo ai turisti ma anche ai cittadini residenti”, ha constatato.

Il presidente della CI rovignese, Gianclaudio Pellizzer ha accolto con saluti e ringraziamenti gli esuli rovignesi della “Famìa” e l’autore Gabriele Bosazzi. “Grazie a voi avremo un tassello in più che farà sì che la nostra storia, le nostre tradizioni e la nostra cultura rimangano scritte nella storia dei tempi. Sono convinto che quest’opera sarà gradita a tutti quanti e sarà uno scrigno di informazioni da cui dovremo attingere per conoscere più da vicino la nostra città”, ha ribadito. A rendere la serata ancora più piacevole sono stati i bitinadori della SAC “Marco Garbin”, diretti da Riccardo Sugar, che hanno presentato alcune delle più belle bitinade della tradizione canora rovignese come “Nuvola”, “Li va in sun par li ca∫ale” e “La Viecia Batana”.

Francesco Zuliani, presidente della “Famìa Ruvigni∫a” ha parlato della produzione editoriale dell’Associazione fondata nel 1956 da esuli Rovignesi che abitavano a Trieste e che oggi conta ben 8mila soci. “La Famìa è nata con lo scopo di mantenere uniti i rovignesi sparsi per il mondo e coltivare l’amore verso la nostra città. Abbiamo cominciato con “Rovigno nostra”, un giornalino di sole 4 pagine che ha avviato un’attività editoriale che oggi si è sviluppata acquistando peso e valore con un periodico di 60 pagine e pubblicazioni di libri come “Pascaduri e sapaduri”, di Raimondo Devescovi, la quarta edizione di “Storia documentata di Rovigno”, di Bernardo Benussi, che è andata completamente esaurita e l’antologia “Rovigno d’Istria”, realizzata in collaborazione tra esuli e residenti, nonché “L’esodo da Rovigno”, a cura di Francesco Zuliani e oggi anche questa guida, realizzata soprattutto grazie ai contributi degli esuli rovignesi sparsi nel mondo, ma anche con il sostegno finanziario del Ministero dei beni cu

lturali italiano”, ha spiegato Zuliani, aggiungendo anche che il libro è stato già distribuito in 400 copie agli esuli più lontani residenti negli Stati Uniti che si sono detti tutti entusiasti soprattutto dell’amore dell’autore verso Rovigno che traspare dai testi.

L’autore Gabriele Bosazzi, triestino di nascita, nipote di rovignesi esuli, ha illustrato con tanto di immagini proiettate il contenuto del volume, esprimendo grande onore e orgoglio di presentare il suo libro nella città che tanto ama e con la quale ha sempre sentito un forte legame, un richiamo delle sue radici. “Questo lavoro nasce da un grande amore per Rovigno, dal desiderio di indagarla nei suoi angoli più remoti, dalla ricerca della sua storia, delle sue tradizioni e forse di un ricordo dei miei nonni, bisnonni e avi più lontani, sempre con la sensazione, forse l’illusione, di trovarmi a casa.

L’idea di scrivere una guida sorge però dalla constatazione che, spesso, le miriadi di turisti che affollano l’Istria ricevono informazioni storiche parziali o addirittura distorte da parte dei canali ufficiali del turismo di massa”, ha spiegato. L’autore ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che l’hanno aiutato con le loro informazioni, tra cui anche la Comunità degli Italiani e il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, nonché la “Famìa ruvigni∫a” per il sostegno. I testi della guida, che l’autore ha voluto definire “culturale-identitaria” oltre a contenere dati, informazioni e curiosità sono accompagnati da splendide e colorite immagini che donano ancor più onore alle bellezze della città.

Cristina Golojka
“la Voce del Popolo” 16 settembre 2013

 

 

 

Rovigno, la sede della Comunità degli Italiani (foto www.panoramio.com)

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