Sala piena per la proiezione di “Vola Colomba! – Trieste 1954” a Trieste

In occasione dei 70 anni del ritorno dell’amministrazione civile italiana a Trieste (26 ottobre 1954-2024), il documentario Vola Colomba! Trieste 1954 ripercorre il lungo e tortuoso cammino di ricongiungimento di Trieste alla madrepatria, focalizzando l’attenzione non solo sugli aspetti storici della vicenda ma soprattutto sugli aspetti culturali e sociali che hanno inciso fortemente sull’evoluzione dei costumi della Trieste di quegli anni. Su tutti la presenza degli anglo-americani, che amministrarono la città per ben 9 anni (dal 1945 al 1954), dopo gli orrori vissuti dai triestini durante i 40 giorni di occupazione titina (1 maggio-12 giugno 1945).

Un testimonial d’eccezione – il giornalista Toni Capuozzo – accompagna lo spettatore nei luoghi e nelle vicende del tempo, attraverso il racconto della società e della cultura italiana e triestina post-bellica. Il tutto arricchito e avvalorato dalla testimonianza dello storico Paolo Mieli e dalla partecipazione del celebre giornalista Bruno Pizzul. Di rilievo è anche la partecipazione di Italia Giacca, esule istriana, fuggita dalla sua terra di origine per trovare rifugio a Trieste e oggi dirigente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Prodotto da Venicefilm in collaborazione con Rai Documentari,  per la regia di Renzo Carbonera, il documentario è stato realizzato con il supporto di MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, ANVGD, CDM (Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata), Comune di Trieste e FVG Film Commission.

Lunedì 11 novembre Vola Colomba è stato proiettato presso il cinema Giotto di Trieste i cui 220 posti erano tutti occupati: «La potenza delle immagini e delle testimonianze raccolte, tra cui quella di Italia Giacca, esule istriana, fuggita dalla sua terra di origine per trovare rifugio a Trieste, sono essenziali per comprendere quali e quanto profonde furono le ferite che la città dovette cicatrizzare. Particolarmente rilevante è la presenza degli anglo-americani, che amministrarono la città dal 1945 al 1954, dopo le drammatiche esperienze vissute dai triestini durante i 40 giorni di occupazione da parte delle truppe titine» ha commentato  il vice governatore della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil, aggiungendo che «oggi la Regione è impegnata a dare un nuovo significato alla cultura di confine, facendone un’opportunità di rinascita e ricostruzione della convivenza attiva tra popoli. Come Gorizia, anche Trieste può essere protagonista di questa nuova visione»

«È doveroso ricordare queste pagine di storia, le ultime del Risorgimento: il sacrificio dei martiri, caduti per mano straniera – dai 40 giorni di violenze titine ai moti del novembre 1953 – fu determinante nel riportare Trieste entro i confini nazionali: nella nostra amata Italia – ha dichiarato l’On. Nicole Matteoni – Un ringraziamento va a Venicefilm per aver realizzato questo toccante documentario. La memoria storica di Trieste, e del suo volo di libertà, nel 1954, verso la Patria, non verrà mai dimenticata». 

Sono intervenuti anche il critico cinematografico Alessandro Cuk, il Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati Renzo Codarin e l’Assessore alla Cultura e Vicesindaco del Comune di Palermo, l’On. Giampiero Cannella: la prossima proiezione del docufilm è prevista, infatti, per martedì 17 dicembre nel capoluogo siciliano.

Si prospetta una sorta di gemellaggio culturale e patriottico tra le due città agli estremi opposti d’Italia, a ribadire quanto la questione di Trieste 70 anni or sono fosse sentita in tutta la Nazione. Ulteriori dettagli di tale cooperazione sono stati discussi dall’On. Cannella insieme al Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza durante un cordiale colloquio istituzionale svoltosi nel municipio triestino. [LS]

Il Piccolo – 13/11/2024

 

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