San Tomaso, il ritrovo tradizionale dell’ANVGD Roma

È in epoca medievale che San Tomaso diventa Patrono di Pola e la sua ricorrenza patronale acquisisce sempre più importanza presso i diocesani istriani. Come tante tradizioni, ricette, espressioni dialettali ed altre manifestazioni identitarie la celebrazione di San Tomaso segue in esilio gli istriani e in particolare presso la comunità giuliano-dalmata di Roma diventa un appuntamento che si rinnova di anno in anno, coinvolgendo anche le nuove generazioni.

Domenica 15 dicembre è stato il nuovo parroco di San Marco Evangelista in Agro Laurentino a tenere la Santa Messa che ha riunito soci, amici e simpatizzanti del Comitato di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Entrato da poco in carica dopo un breve periodo in qualità di viceparroco, don Mario Mesolella ha tuttavia dimostrato nella sua omelia di aver colto le peculiarità della sua parrocchia ed ha dimostrato un’enorme empatia nei confronti della storia che il Quartiere Giuliano-dalmata rappresenta: lutti e disperazione, abbandono ed esilio, resilienza e rinascita, orgogliosa conservazione delle proprie radici e meticolosa ricomposizione dei rapporti con la terra di origine. La viola del Maestro Francesco Squarcia ha accompagnato i momenti salienti della funzione religiosa, al termine della quale si è svolto il consueto pranzo di San Tomaso che ha raccolto quasi un centinaio di partecipanti.

Salutando i convenuti, la professoressa Donatella Schürzel ed il professor Giorgio Marsan, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’ANVGD Roma, hanno ringraziato il parroco per la splendida funzione religiosa e per aver accettato l’invito a partecipare anche a questo momento conviviale prenatalizio, durante il quale ha portato un ulteriore messaggio di saluto.

Un particolare ringraziamento è stato poi rivolto ai rappresentanti delle altre associazioni con cui il Comitato provinciale romano collabora assiduamente e presenti in sala: la Vicepresidente di FederEsuli Serena Ziliotto, il Presidente della Società di Studi Fiumani Giovanni Stelli, il Direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume Marino Micich, la Presidente dell’Associazione Sportiva Giuliana Simonetta Lauri, il Presidente dell’Associazione dei Triestini e Goriziani a Roma Carlo Leopaldi ed il suo predecessore nonchè dirigente dell’Associazione Giuliani nel Mondo Roberto Sancin.

Canti dialettali istriani hanno portato a termine l’ultimo appuntamento di un 2024 intenso di attività e di iniziative dell’ANVGD romana. [LS]

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