Sabato 15 giugno Fiume ha celebrato con vari eventi religiosi e laici il suo patrono San Vito, il giovane cristiano che subì il martirio nel 303 durante la grande persecuzione voluta dall’imperatore Diocleziano.
«In un mondo dai valori oramai effimeri, San Vito ci invita a coltivare una fede solida e autentica» queste le parole di Goran Žan Lebović Casalonga, parroco di Križišće e Šmrika che dopo il saluto del reverendo Mario Geric ai presenti, ha concentrato l’omelia della messa in lingua italiana a celebrazione dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia.
Presente alla celebrazione la nutrita rappresentanza dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio che come consuetudine ha organizzato vari eventi nella città di origine in concomitanza con la ricorrenza patronale.
Anche il presidente dell’AFIM, Franco Papetti, e la presidente della Comunità degli Italiani, Melita Sciucca, hanno espresso parole di saluto per i connazionali presenti, tra i quali il Presidente nazionale dell’ANVGD Renzo Codarin, deliziati dal noto violista Francesco Squarcia esibitosi nell’Ave Maria di Schubert. La messa ha visto la lettura di vari testi ecclesiastici, dal libro dei Maccabei alle lettere ai Corinzi, mentre i bellissimi canti liturgici sono stati eseguiti dal Coro Fedeli Fiumani capitanati dalla maestra Lucia Scrobogna Malner a passo delle melodie dell’organo suonato da Draško Baumgarten. [Fiume festeggia il suo patrono, San Vito – La Voce del Popolo – 15/06/2024].
Già domenica 9 giugno il Comitato provinciale di Bergamo dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha voluto celebrare San Vito, prima che la componente fiumana del sodalizio partisse per il raduno fiumano.
La giornata è iniziata presto al Tempio dei Caduti di Via Sudorno, ove sono raccolte le zolle provenienti dalle nostre terre e quindi anche da Fiume per espressa volontà del compianto Presidente del Comitato, Comm. Vincenza Barca, e ove c’è stata la suntuosa accoglienza da parte di tutti i rappresentanti di AssoArma Bergamo, cui va il grande pregio di tenere in vita e tutelare la memoria di questo Tempio della Memoria. Il Presidente, Tenente di Vascello Ernesto Greco, provvede ogni mese a garantire l’apertura della Chiesa, vero gioiello valoriale, ed ha in particolare curato ogni dettaglio della cerimonia.
Nel corso del rito, si sono susseguite alle letture bibliche, le preghiere dei fedeli che la appassionata Socia Miett Grigillo Mazzucconi ha letto con struggente devozione:
«Siamo fratelli nella Speranza, che ci ha retto in tutte le nostre vicissitudini e negli anni dolorosi dell´esilio e, come ai poveri ultimi, davanti agli uomini, la promessa d´esser primi nel cuore di Dio. Siamo fratelli nell´Amore, ci unisce il ricordo delle nostre terre perdute, delle nostre amate chiese, dei nostri cimiteri nelle città di Fiume, Pola, Zara e di molte altre in Istria e Dalmazia. E che San Vito patrono di Fiume, San Simeone patrono di Zara e San Tommaso patrono di Pola, sostengano sempre l´opera degli esuli, nel far memoria del passato per costruire un mondo di pace».
Alla fine del rito il Granatiere Mario Franchioni, presidente dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna di Bergamo, ha letto in maniera toccante, struggente e vigorosa la Preghiera dell’Esule, così come il presidente provinciale dei Fanti di Bergamo , Luciano Dehò, ha letto la Preghiera del Fante.
La giornata è proseguita con un bellissimo momento conviviale in cui il Comitato ANVGD di Bergamo ha potuto festeggiare con affetto la sua Socia DIANA GAROFALO ved. DVORNICICH, una bella mula polesana che ha raggiunto lo scorso 8 giugno il bel traguardo dei 90 anni assolutamente ben portati e contornati da un sorriso meraviglioso e dall’affetto della famiglia e di tutti noi.
Una grande famiglia unita, dalla sorella Iolanda al cognato, al nipote Flavio, ai fratelli e figli di suo marito. Famiglia molto numerosa, unita, solidale nelle difficoltà che si è aiutata tanto. La gioia più grande: la nascita della sua bella Nadia, che le ha dato l’adorata nipotina Giulia. Quando a Bergamo, nel 2014, a Teatro, Cristicchi presentò ‘Magazzino 18’, il marito Angelo riconobbe una sedia che aveva sul retro, il loro nome-cognome e il codice che corrisponde ad un loro armadio. Fu inutilmente richiesta ed ora fa parte del Museo 26 a Trieste. Anche nel filmato che ha immortalato i polesani che partono colla nave Toscana, una volta arrivati all’altra sponda dalla nave scende una persona anziana, lo si vede bene in primo piano: è il nonno del marito Angelo.
«Auguri cara Diana! La torta jera sssai bona: super! – racconta Maria Elena Depetroni, Presidente dell’ANVGD Bergamo – Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa bella giornata in onore di San Vito e della nostra Diana a cominciare da Miett Grigillo e il Vicepresidente del Comitato Edoardo Uratoriu, che hanno scritto l’ articolo del compleanno per l’Arena di Pola, a Viviana Facchinetti che l’ha pubblicato, a Francesco Porcelli e Matteo Duca che hanno pensato all’organizzazione ed alla location della festa, all’insostituibile Marco Fabretto, a Fulvia Bertotto che ci ha raggiunto da Brescia, a Paola Piazza e… naturalmente a tutti i soci presenti prima fra tutti la figlia di Diana, Nadia, che ci ha sostenuti nelle varie …sorprese!»
Nella stessa giornata si è svolto un momento conviviale dedicato a San Vito pure al Circolo Culturale Istriani Fiumani e Dalmati di Torino:
Passano gli anni ma non la voglia di condividere momenti speciali come il Pranzo di San Vito (patrono di Fiume insieme a San Modesto e Santa Crescenza).Ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato in primis coloro che ci hanno aiutato nell’organizzazione di questo appuntamento annuale!Queste occasioni rafforzano i legami e la solidarietà verso il nostro Circolo che è il custode della cultura istriana, fiumana e dalmata a Torino.