parenzo

Scavi archeologici per riportare alla luce Parenzo romana

Iniziano gli interventi archeologici finalizzati all’elaborazione dello studio di conservazione di piazza Marafor, utile al conseguimento del permesso edilizio per la sua ristrutturazione. I lavori, finanziati dal Municipio e a cura degli esperti del Museo del territorio parentino, vedranno impegnate sul campo le maestranze dell’impresa “Kapitel” di Gimino.

Quelli preparatori di pulitura dell’area saranno invece svolti dalla ditta locale “Đusto”.
Il riassetto della piazza, più volte annunciato, è ora alle porte, per la soddisfazione del sindaco Loris Peršurić, il quale s’attende una ricca campagna archeologica, come quella che aveva preceduto il riassetto della Riva.
“Questa splendida piazza merita di diventare nuovamente un luogo d’incontro e socializzazione dei nostri cittadini. In genere, credo che occorra avere molto coraggio per investire nel nucleo storico, trattandosi in genere d’interventi molto impegnativi e complessi, ma, assieme a tutti coloro che sono inclusi nel progetto, c’impegneremo al massimo nella sua realizzazione”, ha detto il primo cittadino, annunciando pure il rinnovo della vicina Casa romanica.

Antica pavimentazione romana
I lavori preliminari consisteranno nella rimozione degli attuali arredi urbani e della pavimentazione, per procedere poi con gli scavi archeologici.
“Con questo progetto al Museo del territorio parentino si presenterà per la prima volta la possibilità di eseguire dettagliate ricerche su tutto il perimetro di questa piazza, con l’intento di riportare alla luce l’originale pavimentazione romana. In questo caso, valuteremo la possibilità di presentarla adeguatamente al pubblico. Tutte le ricerche archeologiche eseguite nel nucleo storico, rappresentano una sfida e poiché questa è la piazza più antica di Parenzo, i dati raccolti completeranno sicuramente la conoscenza del periodo antico e di quelli successivi”, ha commentato la direttrice del Museo del territorio parentino Elena Uljančić.
Vista l’importanza rivestita dal progetto anche per le generazioni future, l’indagine sarà di tipo multidisciplinare, con la partecipazione di archeologi, storici, restauratori, progettisti, architetti e altri esperti. Gli scavi archeologici saranno effettuati a una profondità tra i 70 e i 120 cm, che consentirà la visione dell’antica pavimentazione di questo sito archeologico.
Durante i lavori sarà necessario assicurare il normale funzionamento dell’infrastruttura presente in loco, come pure garantire l’accesso ai residenti e a coloro che operano nell’area. Al termine dell’indagine, la piazza sarà ricoperta con uno strato di ghiaia, per consentire il normale utilizzo dell’area fino all’inizio dei lavori di riassetto veri e propri. Il tutto dovrebbe concludersi entro aprile.
In epoca romana piazza Marafor, con il Foro, gli edifici dell’amministrazione pubblica e i tempi sacri, era l’epicentro di tutti gli eventi urbani. Qui convergevano gli interessi politici, giuridici, religiosi e mercantili, ma era anche punto d’incontro della popolazione locale e del circondario. Da quanto è dato sapere, il Foro parentino era di forma quadrata ed era pavimentato con massicce lastre di pietra calcarea locale. Alle sue estremità s’ergevano dei tempi, di cui oggi sono visibili i resti di quelli di Nettuno e di Marte.
Ciò che invece non si conosce, è il destino degli edifici che lo circondavano nel corso dei secoli, soprattutto dopo che il centro del potere venne trasferito in altre parti della città.

Denis Visintin
Fonte: La Voce del Popolo – 13/01/2023

 

Foto tratta da La Voce del Popolo
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