Scompare anche il confine marittimo italo-croato nell’Adriatico

Gli incontri ai valichi di confine croati con Slovenia e Ungheria a Capodanno hanno dimostrato quanto l’entrata della Croazia nell’area Schengen sia sentita dalla popolazione. L’impatto di questo cambiamento sarà però ancora più grande, perché riguarda anche un’altra serie di valichi confinari, dove magari non si è festeggiato a Capodanno, ma dove l’abolizione dei controlli faciliterà comunque notevolmente i trasporti. Si tratta dei confini marittimi.
Uno dei casi più importanti riguarda Spalato, da dove due volte alla settimana parte il traghetto per la linea regolare con Ancona. Il primo viaggio in programma quest’anno è previsto mercoledì, 4 gennaio. Si tratterà del primo viaggio di linea via mare per il quale non verranno effettuati i controlli al confine. L’unico documento necessario sarà il biglietto d’imbarco.
Joso Vujić, a capo del Servizio confinario della Questura di Spalato e della Dalmazia, ha confermato come le sbarre siano state alzate anche qui. I caselli degli agenti sono stati chiusi e non c’è più alcun tipo di controllo relativo all’attraversamento del valico del confine di Stato nell’area portuale. Joso Vujić ha però anche detto come questo non significhi che gli agenti spariranno del tutto, ci saranno ancora dei controlli all’interno del territorio nazionale nel caso di indizi che indichino un comportamento sospetto.
Il grosso cambiamento riguarda però il fatto che la vicinanza al confine non influirà su questo tipo di controlli. Di fatto, per la Polizia, il valico di confine marittimo con l’Italia va ora trattato come un confine interno, con tutte le imbarcazioni in arrivo dall’Italia che non hanno più l’obbligo di raggiungere il porto più vicino per il traffico internazionale non appena entrate nelle acque territoriali croate, ma possono invece attraccare in qualsiasi scalo. L’obbligo rimane invece in vigore per le imbarcazioni provenienti da Stati terzi. Quindi a maggior ragione si può dire che non sono cadute le barriere soltanto alle frontiere della Croazia con la Slovenia e l’Ungheria, ma anche con l’Italia, fatto questo importante dall’ottica simbolica del collegamento fra le due sponde dell’Adriatico, ma non solo. La liberalizzazione dei transiti sicuramente favorirà pure il turismo, nel caso specifico anche la nautica da diporto.
Nel frattempo ai valichi con Slovenia e Ungheria il traffico è scorrevole e i viaggiatori si sono già abituati al nuovo regime all’insegna della piena libertà di circolazione. Contenti sia gli automobilisti che gli autotrasportatori.

Fonte: La Voce del Popolo – 03/01/2022

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