C’è anche un pezzo di Trieste nell’esame di maturità 2009. Il brano scelto dal ministero per mettere alla prova la capacità degli studenti di tutta Italia di analizzare un testo letterario altro non è che un passo tratto dalla prefazione della «Coscienza di Zeno», capolavoro di Italo Svevo. Una «coincidenza» particolarmente apprezzata dai maturandi triestini che, tirato bel un respiro di sollievo per non essersi trovati davanti al temutissimo Dante, si sono cimentati in massa nell’analisi del testo, cosa che non accadeva ormai da diversi anni.
Ha preso il via così, in un modo molto più soft del previsto, la prima prova dell’esame di maturità, che a Trieste ha visto ai blocchi di partenza ben 1552 maturandi di 18 scuole. Se la scelta di Italo Svevo ha sicuramente avvantaggiato i ragazzi triestini, che più degli altri hanno approfondito libri, biografia e stile narrativo di quello che è considerato uno dei più importanti autori italiani dei Novecento, anche chi non ha particolare dimestichezza con la «Coscienza di Zeno» e l’analisi del testo non ha avuto di che lamentarsi: molti dei pronostici che spopolavano sui web alla vigilia dell’esame sono stati prontamente confermati al momento dell’apertura delle buste.
Tra questi, il gettonatissimo saggio breve su «Social network, Internet e new media», un tema cucito perfettamente addosso ai 18enni di oggi. Tra le tracce maggiormente apprezzate dai ragazzi anche quella sull’amore e l’innamoramento, mentre in pochi hanno avuto il coraggio di cimentarsi con la storia recente della caduta del Muro di Berlino, un evento che ha segnato un’epoca, evidentemente poco conosciuta da una generazione che ha visto la luce solo nei primi anni Novanta.
Ieri mattina, comunque, fuori dalle scuole si respirava un’atmosfera tutto sommato tranquilla, ben lontana dalle ansie e dai timori della vigilia, grazie anche – e soprattutto – a tracce abbordabili e stimolanti, che hanno consentito di rompere il ghiaccio con maggior facilità rispetto al previsto. A dir poco entusiasti per il tema su Svevo erano i ragazzi dello scientifico Galilei, dove lo scrittore triestino è stato, assieme ai «social network», l’argomento più gettonato dai maturandi.
«La tesina che porterò all’orale verte proprio su Svevo – racconta Valentina Armone, della 5L -, quando ho visto la traccia non riuscivo a crederci, ero felicissima. Il vero incubo arriverà con la prova di matematica».
«Troppo bello per essere vero – le fa eco la sua compagna di classe, Yasmin Mohamed -, il nostro professore è “fissato” con Svevo e così durante l’anno l’abbiamo studiato molto bene. Quando ho visto che il testo letterario verteva sulla ”Coscienza di Zeno” non ho nemmeno guardato le altre tracce, ho scelto subito questa».
Anche al liceo classico Petrarca, il tema su Svevo ha fatto proseliti: «Ho letto il libro durante l’estate – racconta Nicoletta Pinesich, della 3F -. Sono contenta, anche se speravo in una traccia sul futurismo: è l’argomento della mia tesina». Stessa scelta per Giulia Cechet, anche lei in 3F: «Speravo uscisse Svevo, è un autore che ho studiato volentieri. Le altre tracce, però, le ho trovate poco chiare, ad eccezione di quelle sui ”social network” e il Muro di Berlino, entrambe interessanti».
Non se l’è sentita di affrontare la «Coscienza di Zeno» Federico Furlan, della 3E: «Non volevo rischiare e così ho scelto il tema sui ”social network”, una traccia che mi ha permesso di esaminare questo nuovo modo di comunicare. Adesso, però, mi preoccupa la terza prova: sono sicuro che uscirà matematica». Stessi timori anche per Eva Tarabocchia, 3F: «Sono terrorizzata all’idea di ritrovarmi matematica o scienze nella prova di lunedì. Oggi invece ero più tranquilla: ho scelto il tema su amore e innamoramento».
A optare per il tema sui «social network» è stato anche Daniele De Marco, 3I: «Ho parlato di Orwell e del suo Grande Fratello» racconta Daniele, che mercoledì sera ha provato a rilassarsi guardando «Notte prima degli esami»: «Un film che mi ha messo ancora più angoscia di prima».
Elisa Lenarduzzi