Fa un po’ strano, a chi ci era abituato, entrare nella sempre magica luce del Caffè Tommaseo e non veder spuntare da sopra un tavolino, da dietro una colonna gli occhi sempre vivaci, il viso sempre pronto al sorriso, alla battuta ironica, di Sereno Detoni. Ma Detoni ormai da due mesi non c’è più. Con la sua scomparsa sicuramente si è aperto un grande vuoto, non solo nella cultura locale, ma nei più diversi ambiti disciplinari legati a interessi umanistici. Già sovrintendente direttore capo del ministero per i Beni e le attività culturali, Detoni è stato un fine studioso e saggista soprattutto nel labirintico e spesso polveroso edificio della storia patria. In questo ambito il ricercatore di origine dalmata ha saputo rielaborare e divulgare con vivacità, intuito e insieme rigore scientifico gli argomenti più vicini alle problematiche dell’uomo moderno.
Uno dei suoi centri d’interesse si era focalizzato sulla figura e sull’opera di Papa Giovanni IV, rigorosamente ricostruite nel fortunato e apprezzatissimo saggio storico «Giovanni IV. Papa dalmata» (editrice Vaticana, 2007) di cui era particolarmente orgoglioso anche perché ebbe il raro onore di poterlo presentare di persona al Pontefice.
Ma Detoni si occupò anche di autori quasi del tutto dimenticati della nostra storia letteraria risorgimentale, con una speciale passione per lo scrittore, poeta e filologo Nicolò Tommaseo, nativo di Sebenico. L’opera di Tommaseo si profila nella rilettura di Detoni come uno specchio in cui l’Europa multiforme di oggi può trovare indicazioni provvidenziali per riuscire a conciliare unità e autonomie, riconoscimento delle diverse identità e rispetto delle differenze.
Sempre fiero di far parte della Scuola dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, una delle confraternite più antiche di Venezia, Detoni era particolarmente legato alla sua terra d’origine. E per la sua sensibilità di benefattore profusa in quella direzione a Detoni il vescovo di Zara Ivan Prenda conferì proprio recentemente la prestigiosa medaglia d’oro della diocesi. Come aveva sempre sognato, Detoni riposa ora nella sua Zara.
Sereno Detoni sarà ricordato questo pomeriggio da amici e conoscenti al Caffè Tommaseo nel corso di un incontro promosso da Edoardo Kanzian assieme all’associazione «Il pane e le rose» e agli «Amici del Caffè Tommaseo». Nell’occasione sarà anche presentato il libro «Nicolò Tommaseo tra letteratura e storia», Hammerle editore, con l’intervento del curatore del volume Fulvio Senardi e di Michele Zanetti. L’appuntamento è alle 18.