Si è spento ieri mattina, nella clinica in cui era ricoverato per un intervento chirurgico, Sergio Pohlen. Aveva 75 anni ed era molto conosciuto in città per essere stato per quarant’anni il titolare del negozio di dischi Digital Sound in corso Alberto Pio. Quando cessò l’attività, Confcommercio, del quale era un associato storico, volle rilasciargli un attestato di riconoscimento. La sua profonda conoscenza dell’industria musicale, ricorda la moglie, signora Mariella, lo fece arrivare fino alla direzione, mantenuta per vent’anni, della sede bolognese della Cgd la casa discografica nella quale Caterina Caselli ha rivestito il ruolo di vicepresidente, prima dell’assorbimento nella Warner.
L’infanzia di Sergio Pohlen, originario di Portorose, nella penisola d’Istria, è stata segnata come quella di tanti conterranei dall’esodo che a otto anni portò lui e altri esuli dalmati e istriani, al Villaggio San Marco di Fossoli, dove risiedette alcuni mesi con la madre Margherita, spentasi nel 2018 alla bella età di 106 anni, e il padre, scomparso nel 1993 dopo aver lavorato nella tintoria dei fratelli Chiti, poi in Firpelane, al baschificio Setti e in diverse altre ditte di confezione della città.
Intervistammo Sergio Pohlen per il centesimo compleanno della madre e in quell’occasione confessò con amarezza: «Quando ripassiamo la nostra storia diciamo sempre di essere stati sotto: sotto l’Austria, sotto la Jugoslavia, sotto l’Italia. Perché tutti hanno sempre voluto l’Istria, ma nessuno, evidentemente, voleva gli Istriani». Le esequie si sono svolte nel pomeriggio di oggi.
Fonte: Voce di Carpi (MO) – 18/07/2023