FIUME I connazionali che vivono in Istria e nel Quarnero, unica comunità italiana autoctona all’estero, tornano a votare. Si tratta per l’esattezza di circa 7 mila persone, in possesso della cittadinanza italiana, che sabato e domenica avranno l’opportunità di esprimersi sui candidati italiani alle Europee.
A differenza delle elezioni parlamentari, che offrono l’opportunità del voto per corrispondenza ossia tramite posta, la consultazione per il Parlamento europeo va fatta dai connazionali istriani e quarnerini nel Comune di riferimento, che nella stragrande maggioranza dei casi è quello di Trieste. Domani, dunque, e domenica, un consistente numero di elettori dovrebbe recarsi Oltreconfine, per esercitare un diritto acquisito in questi ultimi anni. Proprio per sollecitare gli italiani dell’area nordadriatica a recarsi alle urne, il console generale d’Italia a Fiume Fulvio Rustico ha lanciato un appello affinché la partecipazione sia massiccia. «Rivolgo l’invito ai 7 mila aventi diritto che risiedono nella Penisola istriana, a Fiume e nella regione del Quarnero – ha dichiarato il console Rustico – a recarsi numerosi a votare. Voglio ricordare in questo senso che nei precedenti appuntamenti elettorali, l’affluenza alle urne è sempre stata intorno al 70%, un tasso che è tra i più alti nel mondo».
«Sottolineo – ha continuato – che per i cittadini italiani di queste terre si tratta di un’occasione privilegiata di partecipazione alla vita politica dell’Italia e dell’Unione europea, un’opportunità che va utilizzata per fare sentire la propria voce e ribadire l’orgoglio di essere italiani, nonché per consolidare ulteriormente i legami che uniscono questa regione alla Madrepatria». Il titolare del Consolato generale d’Italia a Fiume ha voluto quindi ricordare che, da quando nel 2006 è entrata in vigore la legge (votata in modo bipartisan) sull’acquisto o riacquisto della cittadinanza italiana, la sede ha ricevuto e inviato a Roma circa 5 mila pratiche. «Quando agli attuali cittadini italiani potremo aggiungere quelli a cui Roma risponderà positivamente alla richiesta di ottenimento della cittadinanza – ha concluso il console Rustico – l’Istria e il Quarnero potranno presentare alle elezioni sulle 12 mila persone votanti. Un numero importante, va detto, poiché la Comunità nazionale italiana presenta per tradizione un tasso di partecipazione sempre molto elevato, di cui le forze politiche italiane devono e dovranno tenere in considerazione anche e soprattutto in futuro». Chiaro anche il concetto esposto dal presidente dell’Unione italiana e deputato della Cni al Sabor (il parlamento croato) Furio Radin: «Per i connazionali che vivono nel loro territorio d’insediamento storico, la cittadinanza italiana è un valore, perché essere italiani significa anche essere europei. Lancio dunque un appello alla nostra gente perché vada a votare, in quanto le europee costituiscono l’occasione per partecipare ai destini politici dell’Italia e dell’Europa».
«Ci sono stati candidati – ha sottolineato – che hanno fatto campagna elettorale coinvolgendo i nostri connazionali, come Toni Cancian del PdL, che ha incontrato i presidenti delle Comunità degli italiani. Questo è per noi un fatto di orgoglio e mi riferisco all’essere stati inclusi nella campagna elettorale. Speriamo che in futuro, e la cosa ci farebbe assolutamente piacere, un crescente numero di candidati italiani arrivi nelle nostre regioni per fare campagna elettorale, incontrando i connazionali istriani e fiumani. Vogliamo essere inclusi sempre più nella vita politica della Madrepatria».
Andrea Marsanich