Anche a Brescia, capitale delle Cultura 2023 insieme a Bergamo, il tema del Confine Orientale troverà posto tra gli approfondimenti e gli spunti di riflessione dell’anno dedicato ai contributi di spessore che hanno plasmato i territori orobici e bresciani.
Inserito nel programma fitto delle iniziative che prevedono dibattiti, conferenze, rassegne, mostre e convegni, ha aperto il ciclo il Seminario dedicato ai docenti e discenti dal titolo “Bergamo – Brescia e l’accoglienza dal Confine Orientale: lo studio della questione Confine orientale (o Frontiera adriatica) come occasione pedagogica per comprendere situazioni conflittuali passate e presenti lungo confini contesi”, svoltosi il 24 ottobre nel gremitissimo Auditorium dell’ I.T.C.S. “Abba-Ballini”di Brescia.
A portare il saluto delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati Laura Busecchian, Delegata provinciale di Brescia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, figlia e nipote di esuli istriani, di cui si riportano alcuni importanti passaggi:
è un piacere ed un onore darvi il benvenuto, vi ringrazio per essere qui, con la volontà di aggiungere conoscenza sulla storia che ha caratterizzato le terre al di là del Confine Orientale, a partire dal secondo dopoguerra. A queste associazioni, sin dai primi anni del dopoguerra spetta la rappresentanza di tutto il mondo dell’esodo, di tutti coloro che, in diversi anni ed in più fasi, hanno lasciato tutto: terra, parenti, case, lavoro, amici, per rimanere italiani. Ognuna di queste realtà tutt’oggi, promuove, diffonde e protegge la Storia Giuliana, Fiumana e Dalmata, declinata nelle diverse aree di appartenenza degli iscritti.
In questi anni, grazie al mondo associativo, e non solo, sono moltissimi i seminari e le conferenze, le celebrazioni e raduni organizzati per mantenere viva la memoria e diffondere informazione e cultura. Ricordo la scuola estiva per gli insegnanti, che si è svolta lo scorso Luglio al Vittoriale degli italiani, densa di contenuti e molto apprezzata dai partecipanti. Sono convinta, siamo convinti, che solo studiando, ascoltando i testimoni diretti e loro discendenti, confrontandosi con storici ed esperti competenti, come quelli che abbiamo qui oggi, si possa creare consapevolezza e dare il giusto valore alla memoria, una memoria condivisa che insegni e che educhi a non ripetere mai più certe atrocità… perché ancora oggi l’essere umano non lo ha imparato .
Tra le iniziative proposte per favorire la conoscenza e la valorizzazione della cultura istriana, fiumana e dalmata, particolare rilevanza riveste la promozione del Concorso “Le vicende del confine orientale e il mondo della scuola” rivolto alle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La premiazione della undicesima edizione di tale concorso si è svolta il 10 febbraio 2022 presso Palazzo Madama alla presenza del Presidente Sergio Mattarella, dei Presidenti di Camera e Senato e delle più alte cariche dello Stato.
Sarebbe bello che anche gli studenti Bresciani partecipassero a questo concorso, visto che Brescia – sul tema – ha molto da raccontare. La nostra città nel secondo dopoguerra è stata un prezioso simbolo di accoglienza .
In pieno centro storico, nella caserma Goito di Via Callegari, fu istituito nel 1947 e mantenuto fino al 1965 il CRP – uno dei campi raccolta profughi più importanti di Italia, destinato all’accoglienza degli esuli giuliani, fiumani e dalmati ma anche di sfollati di guerra provenienti da tutta Italia. Nei suoi locali transitarono circa 5000 esuli , mentre in provincia, a Chiari, ne approdarono 1500; a Bogliaco, Fasano e Gargnano, circa 2000. Moltissime di queste persone rimasero alloggiate all’interno dei campi per oltre 10 anni.
Nella nostra città, inoltre, sono due i quartieri sorti per dare alloggio agli esuli: il quartiere sant’Antonio (primo agglomerato di edilizia popolare post bellica in Italia) e il quartiere San Bartolomeo. In quest’ultimo, dove tutt’oggi ancora risiedono molte famiglie di esuli, è stato inaugurato a fine 2020 il Murale “Bora, figlia del vento” il quale offre uno spunto di riflessione sul tema dell’arrivo, nel 1957, degli esuli giuliano dalmati, creando un raccordo – attraverso l’arte del disegno – tra terra di origine e terra di accoglienza.
Se potete, passate a darci uno sguardo.
Concludo ricordandovi che ci siamo; per qualsiasi attività didattica e formativa che vorrà promuovere la nostra Storia, il mondo associativo saprà darvi supporto con il materiale necessario e con la preziosa presenza dei testimoni diretti, ove possibile.
L’evento è stato quindi introdotto dalla Dirigente dell’Istituto Abba Ballini, prof.ssa Elena Lazzari , che ha accolto con squisita ospitalità i relatori, gli ospiti e i docenti -discenti presenti numerosi, e che ha lasciato poi il compito al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, dott. Giuseppe Alfredo Bonelli, di illustrare le molte iniziative in preparazione per Bergamo – Brescia Città dell’accoglienza e dell’esodo 2023, in particolare rivolte alla sensibilizzazione delle scuole.
A seguire il Consigliere Segretario Ufficio di Presidenza della Regione Lombardia, Giovanni Malanchini sempre attento e presente alle tematiche legate al Giorno del Ricordo ha annunciato l’uscita del Bando ad esso dedicato (per il quale si legga articolo specifico sul nostro sito).
Alla dott.ssa Caterina Spezzano, dirigente del Ministero dell’Istruzione, il compito di presentare i due relatori prof. Gianni Oliva e prof. Raoul Pupo che, in circa due ore di intervento-dibattito e con proiezione di cartine, slides, fotografie , hanno coinvolto ed appassionato la bellissima platea.
Maria Elena Depetroni
Delegata Scuola dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia