Ha finalmente avuto luogo la Mostra “Dedicata al Ricordo”, allestita nella buvette del Palazzo della Gran Guardia, a Verona, nei giorni 5 e 6 aprile u.s., programmata dal Comitato di Verona ANVGD nell’ambito delle manifestazioni per commemorare il Giorno del Ricordo e rinviata in tal data, in ottemperanza alle disposizioni anticovid.
La Mostra, a suo tempo organizzata e progettata dal Comitato provinciale di Verona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, è stata visitata nei giorni indicati da numerose classi degli Istituti scolastici veronesi e dalla comunità cittadina.
Il giorno 6 aprile u. s., in cui ricorreva il quarantennale del gemellaggio tra Verona e Pola, la Presidente del Comitato di Verona ANVGD, Loredana Gioseffi, ha illustrato al folto pubblico presente, in apertura dell’incontro, il testo sottoscritto in data 6 aprile 1982 dall’allora Sindaco di Verona Gabriele Sboarina e dal Sindaco di Pola, Josip Kolic, così sintetizzato:
“Il Consiglio Comunale e l’Assemblea Comunale delle città di Verona e Pola, prendono oggi solenne impegno di mantenere legami permanenti tra le due città e di sviluppare lo spirito di reciproca comprensione e il sentimento di fratellanza e di amicizia”.
La Presidente ha sottolineato come il passato comune di Verona e Pola sia scandito dall’appartenenza alla “X Regio Venetia et Histria” stabilita sulla base dell’organizzazione amministrativa attuata dall’Imperatore Augusto, dall’appartenenza nella prima età cristiana alla sede vescovile di Aquileia e dall’aver fatto entrambe parte per secoli della Repubblica Serenissima di Venezia.
Le Arene di Verona e Pola, coeve del I secolo d.C., esprimono il massimo splendore risalente all’età dei Flavi, i cui imperatori avviarono un importante programma d’interventi urbanistici e divenute monumenti simbolo della città scaligera e del capoluogo istriano.
Il dottor Emanuele Bugli, Consigliere Nazionale ANVGD, ha quindi illustrato al pubblico l’interessante tema dell’incontro “La tradizione storico-artistica italiana in Istria e nella Dalmazia”, accompagnato dalla proiezione di una sequenza d’immagini esplicative delle vicende storiche del confine orientale e del patrimonio storico artistico che una civiltà bimillenaria, romana prima, veneta poi, ha sviluppato nelle terre d’Istria e Dalmazia.
Alla conclusione della conferenza, numerosi gli interventi del pubblico a conferma dell’interesse dell’argomento trattato.