Nel 2008 e nel 2010 abbiamo pubblicato la notizia del progetto di recupero del Silos (manufatto di epoca austro-ungarica) adiacente la stazione ferroviaria di Trieste, nei cui gelidi ambienti trovarono, per così dire, rifugio precario centinaia di profughi giuliani al momento dell’esodo. Ora pubblichiamo di seguito la nota apparsa sul quotidiano triestino, che aggiorna sull’andamento dei lavori.
Il nuovo mega contenitore commerciale, ricettivo e congressuale che verrà realizzato sullo scheletro del vecchio Silos tra Porto vecchio e stazione ferroviaria non subirà ulteriori ritardi. Il 2015 resta la data programmata per l’inaugurazione del complesso delle strutture che cambieranno completamente l’aspetto dell’area. Anche se nelle ultime settimane sono sorte questioni di ordine burocratico, in particolare sulla tipologia dell’appalto. Nel progetto della Silos spa, società composta da Coop Nordest e dalla sua controllata Unieco, nei 45mila metri quadrati di superficie sono previsti 120 milioni di euro d’investimento e, a opere completate, 350 nuovi posti di lavoro. Saranno realizzati parcheggi interrati, spazi pubblici del Centro congressi e dei depositi bus, poi si completeranno le finiture dell’area commerciale, terziaria e ricettiva. Complessivamente in tre anni di lavori. Proprio la costruzione della sala congressi, con le opere di urbanizzazione, voluta dal Comune di Trieste, ha fatto sorgere il dubbio agli amministratori che la sua realizzazione, proprio perchè opera pubblica, debba essere affidata tramite un appalto pubblico. Tenendo presente però che tutti gli altri manufatti, e molti interventi, sono collegati alla Sala congressi e vanno perciò a coincidere con tutte le altre opere. Il Comune, proprio per sgombrare il campo da qualsiasi futura polemica o interpretazione, ha chiesto delucidazioni all’Autorità per i lavori pubblici del Ministero a Roma. «La risposta è arrivata – sottolinea Fabio Omero, assessore allo Sviluppo economico e Turismo – ma era incompleta e incomprensibile. Abbiamo perciò deciso di richiedere un’ ulteriore consulenza più particolareggiata. La risposta da Roma dovrebbe arrivare entro 30-60 giorni». E ieri, durante una riunione in municipio, è stata gettata giù la bozza da inviare a Roma. Sperando che i tempi della burocrazia questa volta siano veloci e la risposta chiara, non come la prima volta. I lavori comunque non si fermano, almeno per quanto riguarda altri interventi. Le bonifiche sono terminate e hanno comportato due anni di lavoro, molto di più di quello previsto. L’inaugurazione del Centro è comunque prevista per il 2015. E non alla fine di quest’anno, come inizialmente prospettato. Né alla fine del 2013, come era stato successivamente aggiornato dei vertici Silos spa.
(fonte “Il Piccolo” 8 marzo 2012)