Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità.
Nel porto vecchio di Trieste, il Magazzino N.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane.
Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia.
Da queste storie e suggestioni Simone Cristicchi ha tratto lo spettacolo di teatro civile “Magazzino 18”, di cui “Esodo” rappresenta una versione meno imponente ma altrettanto efficace e toccante che il cantautore romano porterà in scena nella capitale giovedì 1 dicembre 2022 al Teatro Olimpico (Piazza Gentile da Fabriano, 17). Cristicchi, difendendo recentemente Laura Pausini dalle polemiche che l’hanno interessata, ha ricordato che analogamente con Magazzino 18 lui stesso fu attaccato dall’estrema sinistra “perché ho raccontato i crimini commessi sul confine orientale nel dopoguerra dai partigiani di Tito. A me hanno dato del fascista per anni non solo sui social ma anche nei teatri”.
Prevendita: http://www.teatroolimpico.it/evento/simone-cristicchi-esodo/
«𝘕𝘰𝘯 𝘮𝘪 𝘦𝘳𝘢 𝘮𝘢𝘪 𝘴𝘶𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰, 𝘪𝘯 60 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘳𝘳𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘧𝘳𝘢 𝘤𝘪𝘯𝘦𝘮𝘢, 𝘵𝘦𝘭𝘦𝘷𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘵𝘦𝘢𝘵𝘳𝘰, 𝘥𝘪 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘦 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 𝘢𝘥 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘥𝘪𝘯𝘨 𝘰𝘷𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯, 𝘤𝘰𝘯 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘭𝘢𝘵𝘦𝘢 𝘦 𝘨𝘢𝘭𝘭𝘦𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘱𝘪𝘦𝘥𝘪, 𝘢𝘥 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘢𝘶𝘥𝘪𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 10 𝘮𝘪𝘯𝘶𝘵𝘪. 𝘚𝘪𝘮𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘢𝘨𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘌𝘴𝘰𝘥𝘰.» – Tonino Pinto, Quarta Parete
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