(ANSA) – TRIESTE, 10 MAR – Una commissione bilaterale Slovenia-Friuli Venezia Giulia per esplorare le problematiche comuni e proporre soluzioni ai rispettivi esecutivi. E' questa la proposta che il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman, ha accolto e sostenuto durante l'incontro con i rappresentanti della Commissione parlamentare per le relazioni con gli Sloveni nel mondo, della Repubblica di Slovenia, proposta che era stata formulata dai consiglieri Igor Kocijancic (SA-PRC) e Igor Gabrovec (PD-SSk). "La politica estera – ha detto Ballaman – è diretta competenza degli Esecutivi, ma a fini consultivi, per conoscere e approfondire le questioni comuni, individuando le possibili soluzioni, uno o più tavoli bilaterali possono essere utili e il Consiglio regionale vuole fare la sua parte. Le questioni da discutere sono molteplici, spesso di natura estremamente concreta e riguardano entrambe le comunità. Entro l'anno dovremo ricambiare la visita e sancire, in quell'occasione, la nascita di questo momento permanente di incontro e confronto". Molto soddisfatto di questa proposta, immediatamente accolta, il presidente della Commissione per gli sloveni nel mondo Miro Petek, che è giunto a Trieste accompagnato dal vice presidente Mirko Brulc, e dalla presidente della Commissione Affari esteri del Parlamento sloveno Jasna Klasinc. Anche la presidente Klasinc, figlia di triestina e molto legata a queste terre, ha rimarcato l'opportunità di istituire un tavolo bilaterale, per migliorare i rapporti tra i due popoli, anche con l'ausilio delle rispettive minoranze, e trovare soluzioni sistemiche alle questioni ancora aperte. Durante l'incontro si sono toccati anche i temi riguardanti strettamente la minoranza slovena in Friuli Venezia Giulia. Il presidente Petek ha sottolineato gli ottimi rapporti tra Italia e Slovenia, l'alto e qualificato livello raggiunto dalla comunità slovena in Friuli Venezia Giulia, lamentando però l'incertezza dei finanziamenti erogati. Il presidente Ballaman, dopo aver ribadito l'importante ruolo svolto dalle minoranze nella determinazione della specialità della Regione, ha offerto il proprio sostegno alla richiesta della Commissione slovena e dei consiglieri regionali appartenenti alla comunità slovena in Italia, di garantire stabilità ai finanziamenti portandoli a sistema. "Il momento non è certo dei più floridi – ha detto il presidente – ma se ci devono essere dei tagli, questi devono essere uguali per tutti e non colpire selettivamente un gruppo piuttosto che un altro. Se c'é la necessità di dirimere questioni politiche, su tutte va sempre privilegiata la via del dialogo". Una soluzione permanente, riattivando i finanziamenti regionali alla minoranza slovena durante la prossima sessione di assestamento di bilancio, è stata richiesta da Igor Kocijancic (SA-PRC), che ha anche rimarcato l'opportunità di ripristinare gli incontri dei consiglieri regionali con i deputati del Parlamento sloveno eletti nella zona del litorale. La richiesta di riaprire i confronti e gli incontri è stata sostenuta anche da Igor Gabrovec (PD-Ssk), tavoli che dovrebbero includere entrambe le minoranze, quella slovena in Italia e quella italiana in Slovenia.